Full text: Guida artistica per la città di genova (2,1 + 2,2)

GIORNATA 
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cure ma delizie del marchese Vincenzo Spinola, 
uno de’fratelli proprietarii. Non tanto pel me¬ 
rito ch’ egli ha nel dipingere, di cui il lodano 
e lodarono i concittadini, quanto pel documento 
che ne viene alla patrizia gioventù, non iscarsa 
d’eletti ingegni e nati a grandi cose se non li 
svii da generosi fatti il beato ozio e la gara 
delle inutili pompe. Io non do biasimo nè ad 
una persona nè ad un ceto; cosi va in ogni 
gente, che il desiderio di vera gloria stia in 
pochi. Ma l’animo esulta ogni qual volta mi 
torna al pensiero un esempio che ci onori, nè 
posso rattenermi dal palesarne la compiacenza; 
non a censura degli altri, sibbene a lode sin¬ 
cera di questo. E poichè mi vien sul labbro il 
nome degli Spinoli, ne traggo pure un bell’ au¬ 
gurio al palazzo che visitiamo; come potreb- 
bero scemargli le bellezze di tante pitture, o 
come non gli si dovrebbero accrescere, mentre 
abita in esso chi carezza con tanto affetto que¬ 
st' arte gentile? 
Eccoci di bel nuovo innanzi a cinque meda¬ 
glie di Bernardo Castello nel successivo Salotto 
del bigliardo, alle quali dan varietà belle figure 
di Virtù in ispazi ovali all'intorno. Non più Au- 
gusto, ma Scipione Africano empie colle eroi¬ 
che sue imprese la vôlta. Ne’ lati si vede il guer¬ 
riero che scontrasi cogli affricani, che mette in
	        
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