Full text: Guida artistica per la città di genova (2,1 + 2,2)

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QUARTA 
ganno che ne risulta. Altre figure di beati sparse 
qua e là pei balaustri e le logge stan contem¬ 
plando l’azione, e le logge istesse sono ornate 
con una ricchezza, che a’ giorni nostri più va¬ 
ghi del semplice si direbbe sovrabbondanza. Più 
che il figurista signoreggia in quest' opera il 
prospettivo, quasichè Giulio disperando di vin¬ 
cer l'Ansaldi in correttezza ed eleganza, vo¬ 
lesse superarlo negli artifizi. Gli stessi Mitelli e 
Colonna bolognesi, padri in questo genere di 
pittura, venuti indi a poco in Genoya; resero 
testimonio credibile di lode ad un artista, che 
affrontava per giuoco le difficoltà d’un’arte poco 
nota a' suoi tempi in patria . 
Anche per gli affreschi delle pareti laterali al¬ 
l'altar maggiore, e del prospetto del coro cercò 
od ebbe argomenti onde far pompa dell'arte sua 
prediletta. In quest' ultimo son figurati i santi 
Gioachino ed Anna che si danno l’amplesso di 
sposi, e la scena è un tempio maestoso, le cui 
vôlte sorrette con lunga degradazione da un or¬ 
dine di colonne, spingono innanzi, e quasi al¬ 
lungano a vista dello spettatore lo spazio del 
Chi vuol conoscere bene addentro la perizia del Benso 
in questo genere di pittura, e le difficoltà da lui affrontate 
e vinte in quest’ opera, ne vegga i bozzetti delineati a 
penna ed ombrati all' acquerella, donati recentemente dal 
march. Lorenzo Pareto all’ Accademia ligustica.
	        
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