QUARTA
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il lavoro unico, per quanto ne sappiamo, in
Genova; la patria, la scuola del pari ignote.
Taluno potrebbe riputarlo veneto, ricordando
che dopo la metà dello stesso secolo giungeva
da Venezia alle nostre contrade un altro Bissoni,
che vi fondava una scuola di scultura in legno,
propagata da un figlio e da lodevoli allievi. Tro¬
vasi pure ne cartularii il nome di un Battista
da Crema che scolpiva pel prezzo di L. 310 la
statua di G. B. Grimaldi nel 1567, artista dis¬
uguale al suddetto e da ingrossarne il numero
de molti lombardi che mantennero, direi quasi
esclusivamente, l'esercizio dell' arte in Génova.
Un' altra statua, innalzata pure nell'atrio a Gero¬
lamo Gentile ha tale impronta dello stile di Gu¬
glielmo della Porta che l' intelligente non può so¬
spettarla d’altra mano ; nè la data del 1538 che
le sta a piedi vien contro all'opinione. Di mezzo
a difetti ch' ebbe questo milanese, speciahmnente
nel modo di panneggiar le figure, vi scopri
belle doti d’esecutore, e gran naturalezza e
maestria nella testa, ch'io direi non indegna
del gitto. E per ultimo quella di Giano Grillo
che vede in alto a sinistra chi ascende le scale,
partecipa dell artista medesimo ; se non che l'an
no del 1549 scrittovi sotto, mal ci permette di
sostenere la congettura. Se non è di Guglielmo,
ho certezza che sia d’un qualche imitatore a