Full text: Guida artistica per la città di genova (2,1 + 2,2)

QUARTA 
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Solaro. Non mi arresterò ad una mezza figura 
di S. Nicolò Mirense dipinta sullo stile del Bran¬ 
di, nè ad un S. Pietro del Guercino, nè ad una 
sacra Famiglia di buono ma ignoto autore, nè 
ad un' altra di scuola fiorentina, nè all'incontro 
di Gesù colla Madre, del maggior Procactino 
nè ad altri che son quivi, benchè di molte bel¬ 
lezze, com' è un paese con figure del Castiglio¬ 
ne, Rinaldo e Armida di Vincenzo Malò, due 
ritratti di scuola veneta, l'un de' quali si attri¬ 
buisce a Tiziano, principe de' ritrattisti, e una 
mezza figura di Maria del cav. Landi. E costu¬ 
me degl’ intelligenti il fermarsi a lungo sopra 
quelle tavole che paion fatte a mostrarci fin 
dove sapessero giungere i loro autori; nè son 
già molti i luoghi ove possano riposarsi in tale 
esame. Do luogo fra i pochi al presente salotto, 
m accingo a numerare quel ch'ha di più raro. 
In linea di paesi è da ammirace una tela grande 
di Gaspare Poussin, rappresentante un' aurora, 
di tal verità, che diresti umida delle mattutine 
rugiade quella campagna rischiarata freddamente 
da un cielo azzurro che attende i primi raggi 
del sole. Più in là vince ogni espettazione un 
quadretto in rame, nel quale il più gentile de 
bolognesi, Gio. Francesco Albani, colori Maria 
che si riposa col putto nel cammino d’Egitto, 
opera d' una freschezza e d’una grazia che in¬
	        
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