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GIORNATA
l’altro del nuovo tempio e delle riparazioni fatte
alla fabbrica, il terzo de’ ristori che Gerolamo Sal¬
vago ordinò per la loggia sovrastante allo spe-
dale. Quest’ultimo vien palesato dall’opera stessa
e dal carattere moderno sia degli archi o degli
ornamenti ; del primo s’è data un’ idea in prin¬
cipio; resta che ci adopriamo a distinguere le
parti ággiunte od innovate nel secolo Xm.
Richiamo alla memoria del lettore l’epigrafe
mortuaria testè riferita di quel Guglielmo com¬
mendatore, il quale è detto templi fundator
huiusque domus reparator. Ma l'essere questa
senza data, ci porta a dubitare se l’ opera ed il
restauro si debbano al Guglielmo che tenne la
dignità dal 1200 circa al 1225, o piuttosto ad
un altro del nome istesso che succedette a Bon¬
giovanni Scalia nel 1230, uomo di molta au-
torità, del quale narra il Giustiniani, che fu
eletto dagli alessandrini nel compromesso d’ una
quistióne colla nostra Repubblica circa il castello
di Capriata. Nè sarebbe facile a sciorre tal dub¬
bio, che noi lasciamo a più dotte penne ed a
scritti d’altra natura ; contenti di potere asse¬
verare all’ artista, come i secondi lavori fatti
alla commenda ed alla chiesa, spettino alle pri¬
me decadi di questo secolo.
Paiono da ascriversi a tal’ epoca quell’ ordine
d’archi a sesto acuto, sovra i quali pendono