GIORNATA
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de caracceschi, e nella espressione delle Madon¬
ne d’un' ideale modestia che quasi il fa unico.
La tavola ché abbiamo sott occhi può servire
d’esempio perchè non va computata fra quelle
in cui l’autore è dubbioso o minor di se stesso:
v' han belle tinte, armonia che rapisce, candore
di cielo; non ostante quel po' di timidezza che
notano i critici nel Sassoferrato, quasi temesse
che il valor della mano gli turbasse quel sen¬
timento di pietà che gli esce cosi schietto dal
cuore. — Le è presso, con genere diverso, un
quadretto del cav. Gius. Cesari d’Arpino rap¬
presentante la sconfitta di Sennacherib, compo¬
sizione d'innumerabili figurine, mosse con va¬
rietà ed energia, tale da scusargli i principii di
corruzione, pe’ quali nella pittura tien quel luo¬
go che il cav. Marino in poesia. — Segue altro
tema, cioè una brigata di giuocatori di- David
Teniers, e chiude il numero un ritratto di mo¬
naca ammirabile per espressione e per robustezza
di colorito. Nel lodarlo son concordi gl'intelli¬
genti, ma non nel giudicarne ; attribuendolo al¬
cuni alla scuola veneziana, altri (e se non erro
con più senno) alla spagnuola.
Dee prender luogo in questo articolo un qua¬
dro grande del nostro vivente Giuseppe Fra¬
scheri, che lavorato per commissione del bene¬
merito marchese Durazzo, sta esposto da più