GIORNATA
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Soprani, che non gli mancavano commissioni da
Genova durante il suo esiglio, d’onde i suoi
emuli se ne struggean di dispetto. E basti del
presente quadro. Della cappella dirò per con¬
clusione, che all’esterno di essa si vede tuttora
il sepolcro d'Andrea Semino e de' suoi figli, e
vi si discernono, quantunque in buona parte
cassati, i caratteri ch' egli vi fe' incidère — S.
Andreae Semini q. Antonii ab ipso sibi suisq.
haeredibus extructum anno Domini MDLXXVIII.
Segue l'altra intitolata a S. Gerolamo, entro
la quale è da vedersi una bella tavola colla
morte del santo di Pietro Sorri sanese. E com¬
posizione severa, larga nel disegno, armoniosa
nel chiaroscuro, ma languida e monotona nel
colorito. E con questa, e col Deposto di croce
ch’è in S. Siro abbiam veduto quanto ad olio
rimane al pubblico di lui, essendo perite od
almeno scomparse le altre sue tavole dopo la
soppressione delle chiese per cui le eseguiva.
La cappella di N. D. del Carmine non ha cosa
che meriti osservazione, se non forse i due qua¬
dri laterali rappresentanti il Presepio e la Pu-
rificazione di Maria, opere dell anzidetto Re¬
soaggi, ed una statuina d’ Elia profeta sul fron¬
tispizio dell' altare commendata dal Ratti come
lavoro di pregio. Fu ristorata, non ha molto
la cappella, ed abbellita (per quanto permisero