GIORNATA
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a cômprare colle lascite del testatore alcune
case in questa contrada, e quivi nel 1659 fu
aperto il nuovo convitto. Vi fabbricarono ezian¬
dio un’ angusta chièsuola, che ándò a terrà nel
4674, quando, comprate le case degli Adoroi
ivi annesse, gittarono i fondamenti déll attuale.
Ne però ebbe spedito compimento, ostando il
dissenso di privati, proprietarii di certi stabili
che convenia distruggere per ultimare la chiesà
secondo le tracciate proporzioni. Per questo mo¬
tivo s’indugiò fino a principii del secolo scorso;
ma finalmente essendo riuscita a' Filippini la bra¬
mata compra, diedero l’ultima mano alla chie¬
sa, che ornarono negli anni appresso di marmi e
dorature e dipinti. Di ciascun'opera si vedran
le epoche a suo tempo.
Lasciarono però incompleta la facciata, quasi
serbando a’ posteri un campo ad imitare il lor
zelo. Nè i posteri yenner meno all' invito ; es¬
sendo opere posteriori di molto le sculture che
fanno ornamento alla porta, cioè una statua
dell'Immacolata con angeli sul frontispizio di
Pasquale Bocciardo, e più sotto un ovale con
S. Filippo in bassorilievo e. due putti in atto
di reggerlo, scolpiti da quel carrarese Carlo
Cacciatori scolare ed aiuto del minore Schiaffino.
Nondimeno il campo non è precluso ai venturi,
e sarebbe degno de’ tempi nostri e della splen¬
ALiZERI Guida di Genova
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