TERZA
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ma l’epoca è al tutto ignota. Dai documenti che
intorno a santa Maria delle Grazie ha raccolti
il Muzio si conferma l’autorità degli scrittori.
i quali la dissero antichissima prepositura e col¬
legiata. La prima memoria ch' io rinvengo nelle
carte suddette è del 1183 a’ tempi del prepo¬
sito Guglielmo, il quale cede in detto anno a
certo Idone priore di Monte i suoi diritti con¬
tra Giovanni figlio d’ Olivieri, che avea danneg¬
giato un molino di sua pertinenza sul territorio
di Pegli. Seguon’ atti d’altri prepositi; d'un Cor-
rado nel 1210, d’ un Corrado II nel 1222, di
un terzo nel 1248, d’un Osprando nel 1282 e
d’ un quarto Corrado, che per oltre a trent' anni
visse nella prepositura, che riformò la disciplina
della chiesa, e sostenne i diritti di essa per la
proprietà delle reliquie che anche al di d'oggi
conserva de’ SS. Biagio ed Erasmo, a cui pre¬
tendeva la vicina collegiata di S. Damiano. Trovo
poi un Giovanni nel 1354, un Gandolfo nel
1349, un Bartolomeo Crovo nel 1387, e pa¬
recchi altri ch’ è lungo il nominare, tra i quali
Domenico Vacharo che fu poi vescovo di Ni¬
comedia, e di cui è il sepolcro marmoreo con
figura giacente dietro l’altar maggiore, ora im¬
possibile a riconoscersi perchè corroso. Il titolo
di collegiata dura ne’ documenti ch’io accenno
fino a’ principii del secolo xvI; e poc' oltre potè