GIORNATA
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non lieve, ch'essa venisse eseguita per questa
chiesa dopo l’ingresso de PP. accaduto nel 1444.
L'arte de doratori, che rammenta con orgoglio
la comunanza avuta co pittori innanzi al perfe¬
zionamento dell' arte, ha quivi onde consolarsi;
poiché vè tanto dispendio della loro meccani¬
ca, da rimanere incerti se più l'oro o le tinte
vi campeggino. Novello argomento per crederla
dell'epoca che le assegnai ; mentre l’uso o l'a¬
buso che sia di affratéllare le dorature ai dipinti
scomparve sul declinare del xy secolo, per opera
specialmente d’ un Agostino Calvi, che diede a
Genova molta prole pittorica. Esaminando la ta-
vola, troviamo un artista degno di gran lode.
e di miglior secolo: se non vago e brillante ne'
colori (chè nol compórtava l'incerta meccanica
d’allora ) esatto però ne’ dintorni, libero é mae¬
stoso nel piegare, elegante nell' atteggiar le fi¬
gure. Tenta con. discreto successo la prospettiva
lineare, grande sforzo per quella età. Ne' vesti¬
menti dell' angiolo, sfarzosi ed abbondanti più
che non voglia l’espression del mistero, si di¬
scerné il talento di mettere in comparsa l'in¬
dustria del doratore ; la quale vi ha si gran
prove da confondere la vana millanteria de mo¬
derni. Non entrerò in una discussione impossi¬
bile a sciogliersi, se il pittore sia genovese o
straniero ; dirò soltanto, che questo stile capace