TERZA
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di Cristo passa comunemente per lavoro di Lu¬
dovico ; nè m' attenterò d'asserire altrimenti.
Non dissimulo però certa diversità che mi par
di discernere tra lo stile di questo e della tavola.
superiore ; specialmente in quantó alle pieghe
che quivi nel grado veston le figure con maé¬
stà e disinyoltura, e a grandi e scelti partiti,
dove in quella tendono sempre al rettilineo. An¬
che il colorito è qui più gaio e trasparente,
quale il veggiamo ne' succéssori.
Un monumento più antico di pittura abbia¬
mo nella tavola del secondo altare, nella quale
è figurata l'annunciazione di Maria. Quivi si
spiega indole diversa della precedente ; e mel
perdoni il Ratti, che la chiama d' uno stile con¬
simile, uso ad avvolgère in un fascio quanto
non sappia di moderno. Agli ornamenti marmo¬
rei che le fan quasi padiglione, e a' fregi dorati
che la scompartono si riconosce con certa pre¬
cisione l'epoca in cui fu lavorata ; direi poco
innanzi alla metà del quattrocento. Pochi anni
durò oltre questa età lo stile tedesco negli or¬
natisti, laściando il campó alla rinnovazione del¬
l'arte sui begli esempi latini; laonde il créderla
più moderna sarebbe un anacronismo. A non
crederla più antica mi consigliano le figure stesse
che vi dipinse l'autore entro gli scomparti, es¬
sendovene alcune di santi domenicani; indizio