GIORNATA
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sorprende per un' infinità di figure, per molta
evidenza e varietà d’espressioni, per un colo¬
rito vivace, robusto, delizioso, ignoto di que
tempi alla nostra scuola, e fra quante ne lasciò il
Brea, la più moderna di tutte. Tai pregi gli pro¬
cacciaron forse il nome di fondatore della scuola
pittorica in Genova, ove molto dipinse ; opinio-
ne ciecamente abbracciata dal Lanzi e da molti
altri, ed acremente combattuta dal P. Spotorno.
A veder questa tavola, unica rimastaçi in luogo
pubblico e con nome certo, mal si contraddi¬
rebbe al Lanzi ove, loda in lui la beltà delle te¬
ste, la vivacità de colori ; ma non so quanto le
convenga la lode, ch ei gli dà, di buon pro¬
spettivo; negatagli concordemente da periti. L'o¬
pera si direbbé condotta in più anni e con
molte osservazioni sul vero, tanto è copiosa
e varia, e in mezzo a tanta copia e varietà,
diligente. Vi si desidera maggiore pastosità ne'
contorni, dote ricercata dagli allievi di lui, ma
compensa quel tantin di secchezza con toni ga¬
gliardi oltre l'uso de' suoi tempi, e diresti che
dov è timido riesca gentile. Suo primo merito
è l'esattezza del dintornare, e cercando ritratti
dal verò onde arricchir la composizione, stu¬
diando il panneggiar maestoso e semplice, gli
atteggiamenti spontanei, esce fuori con certe
figure che si direbbero concette dal Ghirlandaio.