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SECONDA
l’ultimo rogato da Paladino de Sexto nel 1243.
Bonifazio arcivescovo di Genova la consecrò nel
1189; come si ricava da una lapide di quel
tempo che serviva già a mensa dell' altar mag¬
giore !.
Se ci mancano positive memorie della chiesa
oltre l’accennata epoca del 1109; non difettia¬
mo di visibili prove a persuaderci d’ un’ antichità
assai più remota. Esiston tuttora alcuni avanzi
della chiesa primitiva, facili a distinguersi tra
le opere posteriori da chi è punto istrutto del
diverso stile de’ secoli artistici. E primo è a no¬
tarsi il campanile, di forma sessagona, scom¬
partito in più ordini di colonne e d’archi, pe¬
sante e tozzo nelle sue proporzioni, lavoro,
Riporto secondo la lezione dell'Accinelli queta rozza
lapide, trascritta anche in parte dallo Schiaffino nella sua
storia ecclesiastica :
Continet haec ara sanctorum pignora cara
Donati digitum, Marci sacrumque cruorem ;
Martiris et Pauli cruor hic est, atque Johannis,
Hic Abraham costa quondam de corpore tracta.
Annos mille notant centum octuaginta novenos
Tunc creatus erat Praesul animae et residebât
Ecclesiae insignis Clemens et Papa beatus ;
Tunc Imperator fuerat Fridericus.
Hoc altare Bonifacius dignus genuensis
Moribus et vita, creatus Episcopus urbis
Fecit erexit sacroque liquore perunwit
Mense sub Aprili postrema luce meante.