SECONDA
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pareti di queste stanze ; quante memorie or pia¬
cevoli or lugubri all’ entrare di queste soglie!
Per oltre a un secolo s’ avvicendarono i precetti
e l’emulazione ne recessi di questa casa, e la
mano de posteri sembra aver rispettato la dolce
fratellanza di que’ pittori che confondeva gli uni
cogli altri gli studi e le bozze che uscivano da'
loro pennelli. Di tante tele e quadretti non dico
il numero ch’ è sterminato ; nulla o pochissimo
rimane del Pellegro, molto del Domenico e del
figlio Paolo-Girolamo, facili a distinguersi da
chi punto ne vide le opere ond’ è ricca la città.
Parecchie tele d’altri autori attestano la fami¬
gliarità chę passò tra loro ed i Piola ; e paion
quasi della famiglia il Gregorio Defferrari che fu
genero al Domenico, e l’Ab. Lorenzo che gli
nacque nipote. Anche l'Anton Maria e il Giam¬
battista Piola, ambo figli dello stesso Domenico
vi fanno non ignobil comparsa; del primo è opera
certa una Sacra Famiglia dipinta sopra ardesia
con un vigore di tinte, con una grandiosità di
contorno, che non si riveggono in altre sue opere;
Questo dipinto fu collocato dall’ Autore nel portico della
casa, ed ivi lo nota il Ratti ne’ cenni che dà di G. B.
Piola. Ne fu rimosso, non son molti anni, e appeso alla
parete della sala onde assicurarlo da certi danni che il mi¬
nacciavano; ma sembra che il Possessore faccia pensiero
di ritornarlo al suo posto.