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forse in errore dagli stemmi che già vi si ve¬
devano, di casa Medici, e da’ caratteri sovrap¬
posti alla tavola, che accennano con oscura bre¬
vità alla collazione del benefizio più che all' o¬
pera donata: Leonis X Pontificis Maximi fratrisq.
Julii Cardinalis Medices beneficio templo praes.;
ma questi hanno contraria l'autorità del Vasari
che la dice commissionata dal Giberti, e per
sua volontà inviata agli Olivetani di santo Ste-
fano. Più magnifico vanto corre per le bocche
del popolo, che la vuole donata dal Papa stesso
alla parrocchia; tradizione facile a nascere e a
mantenersi presso una gente che accolse da prin¬
cipio il quadro con segni di straordinaria alle¬
grezza, che smaniò nel vederlo rapire, che re¬
stituito lo festeggiò con dimostrazioni di giubilo.
Se crediamo al suddetto Vasari, non fe' Giu¬
lio sovra tavole miglior opera di questa; parve
anzi maggior di se stesso nella maestosa com¬
posizione, nella grazia e maestria d’ ogni nudo.
nella diversa espressione delle molte figure che
riempiono la scena. Loda in ispecial guisa quella
gloria ove Cristo siede alla destra del Padre
che è cosa veramente celeste, e non dipinta; nè
vogliamo stupire, che nella opinione delle mol¬
titudini, si vanti quella gloria per lavoro di
Raffaello medesimo; nè che molti, male istrutti
di storia artistica, vadano spacciando di questa