GIORNATA
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molto discosto all’ ingresso della Piazza di S. Do-
menico, va ricco d’ un gran numero di quadri
antichi e moderni, raccoltivi da Francesco di
questa famiglia, il quale verso i viventi artisti
fu esempio di signorile liberalità. Ond’ è pregio
singolare a questo palazzo l’aver tanto che ba¬
sti a porgere in Genova un’ idea dell’ attuale pit-
tura italiana ; pregio tanto maggiore, in quanto
gli odierni signori, nonchè aggiungere di nuovo
alle loro gallerie, è gran fatto se non le spo¬
gliano degli antichi ornamenti. — Faremo scorta
a chi visita la presente, tenendoci quasi ai li¬
miti d’un pretto catalogo. — Veggonsi nella
sala quattro grandi tele di scuola genovese : Il
trionfo di David, la morte di Cleopatra, Mosè
salvato dal Nilo e Salomone innanzi -agli idoli.
De’ due primi s’ignora l’autore, i secondi sono
di Valerio Castello. Sovra le porte, la Fede e la
Carità sono di Domenico Piola; l’ assedio d’ una
fortezza, e una brigata campestre di Cornelio
Wael. Veggonsi poi disposti sulle pareti, la fi¬
gura d’ un ragazzo di stile del Piazzetta — Una
nevicata di moderna scuola lombarda — Una
veduta con costumi romani, lo studio d’ uno
scultore e la prigione del Tasso di Camillo Pucci
— Un paesaggio di Both — Due paesaggi so-
pra ardesia di scuola genovese — Due vedute
di Venezia del Guardi — Due bozze con fatti