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GIORNATA
Nel vasto portico che corre in lunghezza pal¬
mi 450, compresi i due cortili laterali ornati di
grosse colonne di marmo, radunavansi a’ tempi
della repubblica diversi magistrati in sale deco-
rose d’ornamenti, e ricche di squisite tavole.
Ridotti ora que’ locali a sede de’ Giudici di man¬
damento o d’altri uffizi, non lasciano dell’ an¬
tico stato che la memoria. Sol uno, destinato
allora alle radunanze degli Eccellentissimi Pro¬
curatori, ora alla R. Tesoreria, conserva gli or¬
namenti e la forma ; e, ciò ch’ è molto, non ha
perduto una buona tavola del Paggi rappresen-
tante la Vergine co’ SS. Battista e Giorgio.
Un ammirabile dipinto di scuola genovese si
presenta a chi sale la scala, tenendosi a man¬
cina ov essa si divide in due, e volgendosi ad-
dietro a metà del suo corso. Vi effigiò Domenico
Fiasella Dio Padre con in grembo Gesù morto,
e ne’ lati Maria, il Battista e i SS. Giorgio e
Bernardo. E pittura commoventissima nell’ espres-
sione, studiata e condotta con gran magistero;
nè pareggiata dal Fiasella in alcuno degli altri
suoi affreschi. Se gli stranieri ponessero diligenza
zo; pościa vendute a negozianti di marmo, ed or trascinate
ora neglette per le vie e le piazze di Genova, furono ar¬
gomento ad un generoso rossore che pochissimi avranno
provato. Gli avanzi della statua d’Andrea, mostravano quanta
fosse l’eccellenza dello scalpello del Frate Montorsoli.