Libro Secondo.
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gli antichi Cesari, che domando con giuste Guerre le più barbare Na¬
zioni, incalzarono sopra le rouine loro il Trono, doue voi risedete:
Se i Genouesi non furono i Domatori della Sardegna, qual Popolo
dunque prese à forza d'Armi la Provincia, e la Citta di Cagliari,
Metropoli, e Capitale di tutto il Regno? Qual Repubblica inuiò ad
Enrico III. Imperatore Musatto Re di quell' Isola, incatenato? Trop-
po è chiaro il Nome di Calisto II. Pontefice Ottimo Massimo: troppo
e celebre il Romano Concilio a tempi nostri sotto di lui celebrato: so¬
no troppo diuulgate con derisione, e scandalo de Popoli le temerarie
impazienze dell Arcivescouo Pisano, quando sul Trono Pontificio
gitiò l'insegne della propria Dignità, e meritò, che il Vicario di Cri¬
sto rigettasse co piè i rifiuti della sua mano, per potersi dimenticare,
quanto siano pregiudicate le cause di costoro in vn Tribunale superio¬
re à tutti, eccetto à quello di Dio. Ma oltre il Titolo del giusto Do-
minio, di quanto momento sia la manutenzione, ed il possesso attuale
non è ignoto ad alcuno. Hor se questo non è de Genouesi, perche dun¬
que i Sardi, perche i Gaetani, perche i Napolitani, & altri Popo¬
li pagano loro d'Anno in Anno certi Dazj , e tributi, ò come Sudditi
per esserui nati, ò come Negozianti per nauer licenza di trafficarui?
Questi sono dunque i diritti de Genouesi: ma i Pisani non hanno al¬
tre ragioni, se non quelle, che si cauano dalla borsa. Sono le pruoue
loro in contanti, perche consistono in tredicimila lire numerate hieri
all' Arcivescovo di Magonza. Io già deploro, Augustissimo Cesare,
la vostra infelicità. Voi hauete Ministri, che per tredicimila lire
del vostro Tribunale fanno mercato: pessi mi Turcimanni, che non
contenti di vendere gli Stati altrui, vendono le proprie coscienze,
vendono le glorie del vostro Imperio. Egli è pur necessario stabilir
vna volta di chi sia veramente quel Regno, prima di metterlo sot¬
to l'asta per inuitar Compratori. Se la Sardegna è de Pisani; per¬
che dunque la comprano? Comprare il suo, è solenne pazzia.
S
ella e de gl' Imperatori, perche dunque la vendono? Far bottega di
Regni, e spacciarli per poche lire, questa sarebbe viltà intollerabile.
Ma s ella e veramente de Genouesi, perche dunque ad onta loro se
ne dispone? Questa è dè Compratori, e de Venditori manifesta in¬
giustizia. Sento però ricordarmi, che pur' anche i Pisani riscossero
altre fiate la Sardegna dal Dominio de Barbari, e tuttauia in qual¬
che parte ne ritengono la padronanza. Siasi ciò vero, grande con¬
tuttociò fra le due Repubbliche resta il divario. Pisa conquistò la
Sardegna; ma non potè mai stabilirsi nella conquista. Genoua, e
la racquistò da Saracini, e ne mantenne poi stabilmente il possesso.
Pisa col nostro aiuto riprese qualche parte dell' Isola: Genoua per se
medesima s impadronè della maggior parte, e singolarmente di Ca¬
gliari sua Capitale. Se dunque l' vna, ol' altra Repubblica de¬
uest
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