Libro Primo.
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à Spada à Spada co Saracini, e stringendosi con loro in folta
miſchia, che inuano inuocauano à gran voce Maometto, gli
ricacciarono dentro i ſecondi ripari, poi con l'aiuto di vn' al¬
bero, che appoggiatoui preſe forma di scala, vittoriosi vi pe¬
netrarono. Grande fù in quel giorno la confusione de' vinti,
dubbioſi per qualche ſpazio fra la ritirata, e la reſiſtenza: gran¬
de la ſtrage, che ne fecero i Soldati Cristiani, inondando quasi
à torrenti per le pubbliche strade il sangue de gl'Infedeli; e
più atroce ſpettacolo era per vedersi nel Tempio, oue la turba
imbelle de'Fanciulli, delle Donne, e de' Mercatanti con quan-
to haueuano di più prezioſo eraſi ragunata, ſe l'autorità del Pa¬
triarca, del Legato, e dell'Almirante non hauesse imposto freno
all impeto indiscreto de' Vincitori. La preda dell espugnata
Città fù ineſtimabile: ed à Guglielmo, com' era stato il primo à
ſalir sù le mura, cosi nell 'elezione delle ſpoglie fù conceduta la
precedenza. Egli però, con animo eccelso, e non curante di
terrene douizie, anteponendo la dignità, e l'onore al guada-
gno, ne dispensò fra ſuoi vna picciola ſomma non proporzio¬
nata nè alla douizia del bottino, nè alla grandezza della fatica,
e del riſchio. Ma baſtò l' eſempio suo à fare ammutire in altri
le querele dell'interesse: perche rifiutando egli tutto ciò che
ridondar poteua in suo priuato vantaggio, ſolo si elesse, come
segno, non come premio della Vittoria, quel Vaso ammirabile lacob. Braccollide
Claris Genuens.
di Smeraldo, vnico al Mondo, che essendo tutto di vn pezzo,
consuma nondimeno ben cinque palmi Romani nella mi¬
sura della ſua più ampia circonferenza. Questo fù il nobil
Trofeo, che Guglielmo Embriaco espugnatore di Cesarea ripor¬
tò dall' impresa, basteuole inuero à rendere immortale il suo
Nome, ed à nobilitare la sua Patria, la quale nell'Ottobre di
quest' Anno, ritornando lui d'Oriente carico di Palme, e con
giubilo , e con applauso di tutti gli ordini, l'accolse à guisa di
Irionfante, e quindi à poco, per cagione di gratitudine, conse-
gnò all'inuitta sua mano le redini del Gouerno, insieme con¬
23 altri due della Famiglia ſteſſa promouendolo al Consolato. Quel¬
lo però, che nella luce di tutto il Mondo Criſtiano reſe più co¬
ſpicui queſti gloriosi ſudori, e rileuanti Vittorie di Guglielmo, Caffiro¬
furono gli amplissimi Priuilegi de Principi d'Antiochia Boe¬
mondo, e Tancredi , e di Baldouino ſteſſo Rè di Gieruſalemme,
che ne gli Archiuj della Repubblica tuttauia si conseruano, e pur
Sigon. de Regn. It.
anche da gl'Istorici in più di vn luogo vengono registrati.
l. 9. An. 1105.
quanto a' Principi di Antiochia donarono alla Nazion Genouese
la Chieſa di S. Giouanni nella medesima Città, con vn proprio
Fondaco, e trenta Case contigue, aggiuntou' il diritto di ap-
pro¬
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