Full text: Istoria Della Famiglia Spinola

Biugne de Rern. 
Ital. l. 9. 
28 
Iſtoria Spinola 
e l. Estate, arride sono. queste Campagne d'intorno senza ruscelli, ò 
fontane per refrigerio del Campo, & i Soli di questi Paesi più Au¬ 
strali sferzano in altra guisa, che non fanno quelli d'Italia, e di 
Francia; nè i Soldati nostri sono auuezzi da piccioli à tollerarli. 
Per tutto ciò io considero, che se noi accorceremo la strada della Vit¬ 
toria, non haueremo da guerreggiare, se non con gli vomini; ma¬ 
se batteremo questo camino più lungo, che si è intrapreso, ci esporre¬ 
mo à pericolo manifesto di hauer à combattere con gli Elementi, e 
col Cielo. Dipende dunque, à parer mio, la riuscita dell' impresa 
dalla celerità, e questa vorrei, che si procurasse con l'arte, e con 
l'ingegno; già che l' esperienza ci dimostra non esser le forze baste¬ 
uoli ad ottenerla. Noi venghiamo da Genoua ben prouisti di stru¬ 
menti propri, e di Artefici periti per erger machine all' vsanza de 
gli Antichi Romani contra le Piazze piu forti, e le Rocche più ine¬ 
spugnabili; habbiamo Ingegneri esperti per fabbricarle; habbiamo 
genti robuste, ed infaticabili per sospingerle, & applicarle à nimici 
Bastioni; habbiamo petti intrepidi, e coraggiosi, che ambiranno di 
eßser i primi à lanciarsi da quelle su le merlate anche in mezzo alle 
turbe de difensori. Se dunque à me si concede il merito, e l'onore 
di ageuolar quest impresa, confido in quel Dio, per la cui Fede 
cingo al fianco la Spada, che la machina da me disegnata, sarà il 
compendio de nostri travagli; sarà il flagello de nostri auuersarij; 
sara in somma il ponte per introdurci nella Città, e la scala, per la 
quale a noi discenderà la Vittoria. Con applauso di tutti li Ca¬ 
pitani fù riceuuta la proposizione dell'Almirante, e sopra tutti 
Goffredo con ſegni di grand eſtimazione animollo à prontamen¬ 
te adempire, quanto prouidamente haueua disegnato. Fù per¬ 
fezionata in pochi giorni la machina, vaſta di mole per conce¬ 
pire in se gran numero di Guerrieri; contesta di grossissime tra¬ 
ui per reggere al mouimento, & al peso; foderata di materie 
incombuſtibili per difenderla dall incendio; agile, e maneggie¬ 
uole per auuicinarſi più facilmente al luogo dell'aſſalto; con la 
cima poi piegheuole da fronte à guisa d' vn Ponte leuatoio, ac- 
cioche calandosi, & appoggiandosi opportunamente sù l'orlo 
delle muraglie nimiche, ſeruiſſe a noſtri di ſtrada per giungere 
ad occuparle. Tale in somma, che dall'ampie sue fenestre 
combattendo i Genouesi, e co' dardi, e co' fuochi auuentati di¬ 
radando la corona de difensori, fecero animo à Goffredo di sa¬ 
lirui egli ſteſſo, anzi di esser il primo, che per tal mezzo ſaltaſ¬ 
ſe sù le mura mal difeſe da Saracini già ſpauentati. Onde ſe¬ 
guito immediatamente da Euſtaſio ſuo Fratello, e poi da gran¬ 
numero di Vfficiali, e di Soldati, reſe patente l'adito all Eserci¬ 
to vittorioſo, e rimaſe quel giorno ſteſſo in poter de Criſtiani 
Gie¬
	        
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