Iſtoria Spinola
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menti che co nemici. Le bocche anguste de Porti , li fondi
bassi, arenosi, ineguali; la wvarieta, e l' incostanza de flussi,
e riflussi sono Mari innauigahili, laberinti che vna Citta non
murata rendono inespugnabile. L esempio di Pietro Doria può
in questo genere bast arci per documento. E gran felicità po¬
ter' apprendere à misurare i suoi passi dall altrui precipizio;
benche troppo caro ci scosti l' ammaestramento riceuuto con la¬
perdita di cosi gran Capitano. lo stimo dunque che questa
Capitale si ben difesa, senza dirittamente ferirla, si poßa estin¬
guere, troncandole brano à brano le membra. Quanto posse¬
dono i Veneziani nell Isole, ne nelle Piaggie d' Istria, e Dal¬
mazia tutto sarà preda delle nostre Armi; ed i rifiuti del. ferro
daremo al fuoco: Con Armata si numerosa entreremo ne Por¬
ti, espugneremo i Castelli, spopoleremol le Città, interrompere¬
mo i, comerci, porteremo la fame nella Dominante, imprimere¬
mo in ogni luogo lo spauento; in fine stringeremo lontani da
Venezia; Venezia stessa. Che se l' occasione il porgerà, e voi
lo giudicherete, ben fatto di insultare a nemici; e spiegando l'Ar¬
mata in faccia della Capitale, prouocargli à Battaglia; io non
ricuso. Se, ardiranno di venirci à fronte, il che disidero
ma non spero, 1o già nell' allegrezza de vvostri volti leggo1
presagi idella, vittoria. Se poi, come temo, staranno appiat¬
tati dietro, i loro ripari, almeno n esprimeremo vna pubblica
confessione di debolezza, che diffonderà i languori del capo in
tutto il corpo del loro disunito, e spauentato Dominio. Furono
riceuuti, dalla Generalità con applauſo, ed approuazione i,20
ſentimenti del Comandante, nè con minore prontezza ese-
guiti. Numeroſo di trent otto Galee ſe ne paſsò velocemente
in Iſtria; ed aſsali à prima giunta la Città di Trieste con-
impeto cosi risoluto, ed improuiso, che immantinente se ne¬
rese Padrone. Ma costringendola à riceuere guarnigione del
Patriarca d'Aquilea confederato con la Repubblica, ne riportò
ſolamente alla Patria vna Tauola di marmo, nella quale tutta-
via ſi conserua il tettimonio, e l'onore della vittoria.
Quindi fece vela per Capo d' Iſtria ; e prese la Città del me-
deſimo nome, che da gli Antichi ſi dimandò Giuſtinopoli;
la quale, perche vigorosamente resistendo fù espugnata d'as-
ſalto, laſciolla ſaccheggiare da Soſdati, e dopo il ſacco non
volendo ſcemare l'Armata con laſciarui gente à difeſa, la con¬
sumò con le fiamme. Accresciuta poi la Squadra del Coman-
dante Spinola fino al numero di quarant otto Galee diede
volta verso Venezia: ſi ſchierò in faccia del Porto sfidando
L'Armata de nemici à Battaglia. Ma i Veneti si contennero
ne