Full text: Istoria Della Famiglia Spinola

Libro Seſto. 
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nuoua co Doria, hauendo Stefano suo quinto Genito sposata 
Valentina di Barnabò della ſteſſa Famiglia dopo breue consul¬ 
ta riſpoſe à gl' Inuiati di Genoua ch egli veramente brama- 
ua continuare la scambieuole amicizia con la Repubblica, e 
perciò esortaua ciaſcheduno di loro ad vna vera concordia. Ma 
quando ciò non potesse ottenersi, richieder l'onor suo di non 
abbandonare gli amici discacciati à torto dalla Città: essendo 
vfficio di Principe generoſo, e magnanimo il ſolleuare gli af¬ 
flitti, ſi come vilta d' animo abietto era il dimenticarsi ne 
tempi torbidi, e tempeſtosi dell amicizia. Gli Spinoli dun¬ 
que, tra' quali Gherardo fù il General Capitano de gli stipendia 
ri Milanesi; e Rinaldo, e Galeotto parimente Spinoli principa¬ 
li nella condotta, già sicuri di cosi valido, e cosi vicino aiuto 
vnirono alle proprie forze quelle de' Principi Confederati; e 
raccolto vn groſſo Eſercito di Caualli, e di Fanti non solo per 
impegnar maggiormente il Visconte nel loro partito, ma per 
togliere à i Doria emuli della loro potenza qualunque ombra 
di gelosia cedettero l' onore del supremo Comando à Marco 
figliuolo del Visconte medeſimo, e Capitano di chiarissimo 
grido. Nelll' anno dunque 1318. a' 25. di Marzo fù l'Eser- 
cito ſotto le Mura di Genoua per dar principio al più famoso 
aſſedio che ſi vedeſſe in quei secoli; ò si consideri la grandez¬ 
za della Città, ò gli aiuti ſomministrati da Principi forestieri 
che concorsero parte à difesa, parte ad offesa de gli assediati; ò 
la varietà de' ſucceſſi cosi di Terra, come di Mare; ò la du- 
razione dal tempo che la ferocia de gli animi per l'vna, e per 
l' altra parte oſtinatamente efferati lo prolungarono. La Cit¬ 
tà di Genoua capo, e cuore della Liguria con Porto assai 
capace, benche allora mal sicuro dalle tempeste, siede in sito 
diſeguale ſopra varie Colline, le cui falde non laſciano che bre¬ 
ue striscia di pianura confinante col Mare. Era in quei tempi 
per lo ſpazio di cinque miglia fasciata da Muraglie ben forti 
composte per lo più di grossissime pietre: ma secondo l' vſo 
antico irregolari, e difeſe più toſto da qualche Torre della mate¬ 
ria ſteſſa, che da Baſtioni, ò Baluardi reſi poi necesſarj dal¬ 
la nuoua maniera di guerreggiare. Terminaua da Ponente sù 
la metà del Porto: auuicinauasi da Leuante al picciolo Fiume 
di Bisagno, che gli antichi nominarono Feritore; e mirando 
il Mare da Mezzodi, ergeua le difese delle sue Mura sopra vn 
eminente Colle da Tramontana; e sopra vn' altro che sporge- 
ua verso il Porto haueua la Torre del Faro che à guisa di pic¬ 
ciolo Castello ne difendeua l'entrata. Da questa Torre gli as- 
ſalitori dopo hauer' abbracciata con la circonuallazione tutta l' 
ampiez¬
	        
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