Federic. Federic.
Lettera à Gaspar.
Sciop. nelle prug
ue à n. 16,
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Iſtoria Spinola
Mura nimiche la sua Bandiera. Già s'appoggiauano le scale,
salivano gia da più parti, ne più si combatteua ne fossi, ma
sopra i merli, con viua speranza di terminare in quel giorno
l'Assedio con la Vittoria. Quando Saladino apprendendo vi-
uamente il pericolo accorse con l'Esercito suo, & assalendo con
tutte le forze il Campo Fedele lo diuerti dall Impresa, che di
Molto costò al
pochi momenti hauea bisogno per vltimarsi.
Barbaro quella Giornata, nella quale non solamente perdette mol¬
ti de' suoi migliori Soldati, ma egli medesimo fù tolto in mez¬
zo da' Noſtri, ed à gran fatica potè suilupparsi, senza perderui
ò la libertà, ò la vita. Saluollo ad ogni modo ò la sorte sua, ò la
colpa noſtra; e prolungandosi tuttauia l'Assedio, ritornò l'Eser¬
cito Criſtiano à gran penuria di Vittouaglie. Ma Corrado con
la propria, e con l'Armata dello Spinola suo Confederato, aperto
il Mare, fe naſcere improuisamente nel Campo tale abbondanza,
che pari non eraſi goduta in tutto il corso di quel lunghissimo
Assedio. Da questa ripresero animo i Soldati per continuare
l'impresa; finche sopragiunti li due Rè di Francia, e d’ Inghil¬
terra, finalmente dopo tre anni fù domata la contumacia de
Barbari Difensori. Fecero dunque la chiamata, ma cosi tardi,
che mentre vna parte della Città rendeuasi à patri, vn' altra-
espugnata à forza da Leopoldo d'Auſtria passaua per l'Armi
Tedeſche, con la strage di ſettemila tra Cittadini, e Soldati.
Hor che in tutte queste fazioni l'Almirante Spinola risplen¬
desse di Prudenza, e di Coraggio tra' primi Capitani, e
che i suoi Genouesi operassero con gran vigore, e profitto
quando fosse taciuto da gl' Istorici nostrali, e stranieri, ba¬
sterebbe il solo Priuilegio di Corrado Signor di Tiro, di Si¬
done, e di Baruti per dichiararlo. Il suo tenore da molti è
riferito à noi potrà bastare di registrarne solamente il proe¬
mio.
Corrado per Diuina Grazia Marchese di Monferrato, Signore,
di Tiro, di Sidone, e di Baruti, al Nobile, e valoroso Cavaliere
Guido Spinola, Console di Genoua, & al Comune della medesima
Città perpetua salute. E condecente ad ogn' vno, ma singolarmen¬
te à Principi, & a chiunque giudica, e gouerna i Popoli corrispon¬
dere colla gratitudine a Benefici, massime à quelli, che ridondano in
comun giovamento. Noi per tanto ricordeuoli con quanta magnifi¬
cenza , e lode la Città di Genoua fino da gli antichi tempi habbia¬
combattuto in Oriente, ed à quanto gran costo del proprio sangue¬
habbia procurato di spezzare le catene de Barbari, e scuoter dalle
ceruici battezzate il giogo de Saracini: ed essendo in oltre Noi me¬
desimi oculati Testimoni della bontà de loro Cittadini, e come viril¬
mente