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Nell’ Altare il S. Bruno ginocchio¬
ni, con sopra la B. V., è del Guer-
cin da Cento, varj quadretti sono in
questa Cappella di ignoti, ma buoni
autori.
L'altro quadrone, con l' Ascensio-
ne del Signore, è di Gio: Maria Gal-
li detto Bibiena ſul guſto dell' Albani,
siccome i Santi laterali.
Dentro alla ferriata di mezzo, la
Coronazione ; e la Flagellazione del
noſtro amoroso Redentore, sono del
gran Lodovico, ma pur troppo annerite.
L'altro quadrone nella Cappella di
rincontro, ove è la Cena del Fariseo,
e la Maddalena a piedi di Cristo, e
copiosa manifattura del Sirani, e
due Santi sono dello stesso
Nell' Altare, la Comunione di S,
Giròlamo, eccellente per l'espressio-
ne, decoro, disegno, e colorito, è
tutta di Agostino Carracci, che però
vi scrisse il nome nella grossezza del
libro. Il quadretto in cornu epistolæ è
il bozzo, o pensiere dell opposta Ta-
vola di S. Bruno del Guercino. La Ma-
donna dall' altra parte viene da Gui-
do, il S. Antonio col Bambino è del
Franceschini, e la Madonna di S. Luca
è copiata dal Mirandolese.
L' altro gran quadro, esprimente il
Battezzo del Signore nel Giordano, è
di Elisabetta Sirani, che vi scrisse il
suo nome, ed in una delle Sante late-
rali ritrasse se stessa, ed è quella che
guarda al Cielo.
Tut-
Pa