donne, un Simone detto da' Crocefissi
un Lorenzo, ed un Jacopo di Paolo
primo fra' nostri, che lasciato l'usatosi
allora nome del Padre aggiunto al pro-
prio; assumesse quello del casato, o sa-
miglia, che in lui su la nobilissima degli
Avanzi. A costoro non si presentò mal
Javoro riguardevole, che con virtuosa
emulazione fra di loro bravamente non
l' investissero. Ogni Tempio quasi, ogni
piazza, ogni contrada quasi, ogni cosa si
vede aver loro servito di campo aperto
ove imbrandita, per cosi dire, l'asta de
pennelli, corsero a vicenda stadii samosi
per lo premio della gloria, che per an-
che in si perfetto Secolo, quale è l’ an-
tecedente al nostro non che il presente,
non sappiasi negar loro a proporzione di
quei bassi tempi. Dal m derno lusso non
meno, che dall' edace dente del tempo
non si vedono elleno tutte cosi dissipate,
e guaste l'opere di costoro, che qualcu-
na per avventura non si vada schermen-
do, e resti in testimonio delle loro non
in tutto disprezzabili gare, e fatiche
che per Maestri a quei tempi li feron
conoscere. Potrete pur anche ravvisarlo
ne' Chiostri, e negli Atrii di S. Domeni-
co, di S. France co, e d’altri Monisteri
ed in moltissime Chiese; ma più di ogni
altra nella capacissima di Mezzaratta fuo-
re di Porta S. Mammolo, nella nascita
cioè, vita, morte, e glorificazione del
nostro amorosissimo Redentore, tolta ivi
con non per prima pensati ghiribizzi, c
con