Full text: Le Pitture Di Bologna Che nella pretesa, e rimostrata sin'ora da altri maggiore antichità, e impareggiabile eccellenza nella Pittura, con manifesta evidenza di fatto, rendono Il Passeggiere Disingannato, ed Instrutto

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In Sagrestia, molte tavole antiche, 
ch’erano nella Chiesa vecchia, come il 
Crocifisso in campo d’oro: A tempra il 
quadro del Costa, ch’ era all’ Altar 
Budrioli: sul muro la Madonna co’San- 
ti laterali, di Simone &c. 
Nel cortile, restano pur anche le ve- 
stigia dell' antichissima, ancorchè se- 
conda Chiesiuola, una delle cui Cap- 
pelle, è il camerino dipinto col Croci- 
fisso, e altri Santi, e ch’oggi ferve per 
lo lavatojo &c. Vi si vede altresl una di 
quelle Croci marmoree della primitiva 
Chiesa, che prima, che fossero scolpite 
col Cristo in esse affiso, si figurarono 
per lo più con l’ Agnello a’ piedi, 
nel mezzo delle medesime in un tondo, 
come tante appunto cosi ne abbiamo, 
corrispondenti quasi a que' due sagri 
versi: Agnus in Crucis levatur, immo¬ 
landus stipite; e nell'uscire dalla Porta 
della Canonica, la testa di rilievo del 
Salvatore, è dell’istessa mano che scol- 
pl il Sudario in San Stefano, ritrovato- 
vi posto da’ primi Cristiani in luogo de- 
gli atterrati indegni Numi d’Iside, ed 
Ofiri, sin del 280. da S. Zama Vescovo 
nostro; religiosamente conservatosi da 
San Felice similmente Vescovo del 401. 
e da S. Petronio Vescovo del 429. con 
la dovuta venerazione espostosi all'ado- 
razione de’ Fedeli. Seguitandosi a ma- 
no manca giù per Cartoleria, fin che 
si trovi dalla stessa parte la Chiesa, e 
Monistero de' Frati Agostiniani dell 
Osser¬
	        
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