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DELLE MATERIE
nell'interno. S'impiegarono le cupole specialmente nei tem¬
pi, e si moltiplicarono coll' allontanarsi che fece l'Archi¬
tettura dal puro stile greco e romano. A vederle in di¬
stanza destano un qualche piacere, ma mostreranno l' ar¬
dire dell' architetto non mai il carattere di una parte essen¬
ziale della fabbrica. VII G. II. 97. Le più celebri sono
quelle del Panteon, di S. Pietro in Vaticano, opera di Mi¬
chelangelo, quella del Duomo di Firenze architettata dal
Brunellesco. Fig. 1. e 2. della Tav. II. ivi 98. 99.
CURIA. Era un tempio ove per comando di Romolo
si adunava il popolo, onde con lui avesse cura della re¬
pubblica. Vitruvio la vuole vicina al Foro; sue simmetrie,
Se quadrata, la sua altezza dev'essere una metà maggiore
della lunghezza, se oblunga, sommate larghezza e lunghez¬
za, la metà della somma è da darsi all' altezza fino alla
soffitta. V. 22. N. 3. Si contornino a metà dell' altezza le
pareti con cornici. ivi 24.
CYANON. Minerale prezioso con-unemente Lapis-lazu¬
li, Lazulite. Il suo colore varia dal più bello azzurro al
più carico; è translucido all'estremità; ha in esso frammi¬
ste diverse sostanze eterogenee, fra cui i grani di pirite o
di ferro solforato, che gli antichi presero per oro. Espo¬
sto al sole, e portato poi all' oscurità manda una luce fo¬
sforica. Si trova particolarmente nella gran Bukaria, ed
anche in Persia, in Natolia, e nella China. Con esso si fa
il colore detto oltremare, molto risplendente, che difficil¬
mente si può degradarlo con gli altri colori, co' quali non
si contempera. VII. G. III. 119. Modo di ridurlo a colore.
ivi 122. Anche la più remota antichità aveva incisioni fatte
sul lazulite. ivi. Lo si conosceva, ed adoperava prima del
diamante. ivi 121.
D
DADO, O TRONCO, parte dello stibolato fra la co¬
fona, e la base. III. 51. N. 2. Piccoli dadi talvolta appli¬
cati sopra i Capitelli tolgono allo scemamento di propor¬
zione negli architravi a cagione appunto dell' oggetto dei
Capitelli; e si possono riguardare come quelle membra
superiori, che Vitruvio voleva che corrispondessero alle
aggiunte fatte negli stibolati. III. G. V. 143.
DECORO o convenienza. Prescrive a ciascun genère
di edifizio il suo carattere distinto, e relativo all' uso. I.
56. N. 1. I. 60.
DÉCLINAZIONE di un astro, è un arco intercetto