LIBRO X
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ro la distanza di un palmo e un piede (1). Al
di sopra tutto l'ariete era investito di cuojo cru¬
do ; ed ai capi pendenti di quelle funi erano at¬
taccate quattro catene di ferro anch' esse involte
di cuojo crudo. Parimente il suo sporto fuor del¬
le tavole avea un arca (2) compatta (3) ed affis¬
sa alle funi maggiori stirate, per l' asperità delle
quali senza sdrucciolar di piedi si potea facilmen¬
te glungère al muro. E questa macchina si mo¬
veva in sei modi, cioè innanzi, indietro, a destra,
à sinistra, e non meno drizzata sollevayasi in al¬
to, e inclinata calavasi a basso. Questa macchina
poi drizzavasi all' altezza di cento piedi all'incir¬
ca per disfare un muro : parimente scorrendo di
fianco a destra e a sinistra andava a toccare non
meno che a cento piedi. Avea il peso di quattro¬
mila talenti ehe fa quattrocento ottantamila libbre,
falché a governarla ci volean cento uomini.
CAP. XXII.
Delle difese.
45. Entorno agli scorpioni, alle catapulte, alle
baliste, ed anco alle testuggini ed alle torri ho
(1) Qui abbiamo seguita, come pid chiara, la lezione
dello Schneider.
(2) Il Pontedera in cambio di arcam vorrebbe leggere
aream.
(3) E voce tanto d'uso nel discorso, che si può adotta¬
re senza scrupolo anche nella scrittura, e fu anzi adottata
dagli scrittori delle scienze fisiche.