Full text: Lib. X (10)

GIUNTA II. 
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in vapore; fatta astrazione però dall' attrito e dalla resisten¬ 
za del vapore non condensato. 
VI. Prima di dare un esempio di una di queste macchine 
diremo ch'esse si dividono in due gran classi. La prima classe 
è delle macchine senza condensazione, dette macchine ad 
alta pressione, che si suddivide in due specie, una di quel¬ 
le a pressione costante, l' altra delle macchine in cui il va¬ 
pore agisce per espansione. La seconda classe comprende le 
macchine a condensazione, le quali sono od a semplice ef¬ 
fetto o a doppio effetto. 
Le macchine senza condensazione sonq messe in azio¬ 
ne dal vapore generato sotto una grandissima pressione, e 
la loro forza motrice dipende dall' eccesso di questa pressio¬ 
ne sopra quella dell' atmosfera, eccesso che si calcola ordi¬ 
nariamente da due a tre chilogrammi per ogni centimetro 
circolare. La parte attiva di questa macchina consiste in uno 
stantuffo, ed un cilindro con aperture munite di chiavi o di 
animelle, tanto alla sommità che al fondo, per dar passag 
gio al vapore. Lo stantuffo si adatta esattamente alle pareti 
del cilindro, e viene mosso da un' estremità all' altra per la 
pressione del vapore; esso è attaccato ad un fusto, il quale 
mette in moto una manivella o qualche altro pezzo attacca- 
to alla macchina. Per concepire come agisca si supponga 
che il vapore nella caldaja abbia una forza di due chilo¬ 
grammi per ogni centimetro circolare, che lo stantuffo sia al 
fondo del cilindro, che il passaggio dalla caldaja al fondo, e 
quello dal di fuori alla sommità, siano aperti, e gli altri 
chiusi: il vapore s' introduce sotto allo stantuffo e investen¬ 
dolo con una pressione di due chilogrammi per ogni centi¬ 
metro circolare della sua area lo fa innalzare. Quando lo 
stantuffo è giunto alla sommità, si aprono le altre due ani¬ 
melle, ed allora il vapore ch' esce dalla caldaja va a preme¬ 
re lo stantuffo dall' alto al basso, e quello che si era intro¬ 
dotto nel cilindro si perde nell' atmosfera. L' ispezione della 
fig. 2. Tav. VII. relativa ad una macchina senza condensa¬ 
zione a pressione costante basta a far comprendere quanto 
si é detto. In questa figura C rappresenta il cilindro, e P 
lo stantuffo innalzato e prossimo a ricadere. Perchè vi sia 
la minor perdita possibile di calorico si usa di collocare il
	        
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