GIUNTA I.
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la sua posizione; e perciò la si stabilisce in ragion inversa
del raggio di curvatura, senza però sapersi fin dove sia e¬
satta questa supposizione. Dell' elasticità poi dei corpi aeri-
formi, e delle forze animali parlerémo nella giunta II. Sul¬
l'urto dei fluidi indicheremo le varie ipotesi nella seguente
parte.
Oltre alle forze attive si devono poi considerare le cosi
dette forze passive o resistenti, le quali servono ad impedi¬
re il moto; e sono la tenacità dei solidi, la resistenza dei
fluidi, la rigidezza delle funi, e l' attrito.
Considerando i solidi omogenei si trovô che la loro re¬
sistenza assoluta, ossia quella che presentano quando la for-
za agisce normalmente alla sezione, sta in ragione delle se¬
zioni perpendicolari alla forza distraente. Molte furono le
sperienze sui varj materiali. Si conobbe che fra i metalli il
più tenace è l' oro, a cui seguono gli altri nell' ordine se¬
guente, ferro, argento ed ottone, rame, stagno, piombo, e ciò
nel rapporto dei seguenti numeri 1110; 1000; 820; 665;
110; 65. Il termine assoluto di confronto può essere la re¬
sistenza del ferro, del quale ogni centimetro quadrato può
sostenere, secondo le sperienze di Rumford, 4470 chilogram¬
mi, quando sia ben lavorato. Cosi diversi macigni sostengo¬
no sopra egual superficie chilogrammi 13,36 ; ed i mattoni
18,7. Se si considera poi la resistenza relativa, cioè quella
che ha luogo quando si tenta di spezzare il solido, consi¬
derando questo di forma parallelepipeda, si trovò in ragion
composta delle larghezze, dei quadrati delle altezze, e del¬
l'inversa delle lunghezze; di guisa che in tal caso l' assolu¬
ta sta alla respettiva, come la lunghezza alla metä dell' al-
tezza (1).
Della resistenza dej fluidi si dirà nella parte susseguen¬
te: della resistenza e rigidezza delle funi nella Giunta II.
Dell'attrito accenneremo, che se ne considerano tre specie
diverse, e sono: quello di un corpo che striscia sopra un
(1) Su questo proposito si potranno consultare le opere di Galileo,
di Musschenbroek, di Duhamel, di Leibnitz, di Mariano Fontana; le
Memorie dell' Accademia di Parigi 1740; 1741; quelle dell' Accad. di
Berlino 1757; i nuovi atti di Pietroburgo eec.