GIUNTA 1.
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2.° Nella carrucola fissa devono essere eguali.
3.° Nella mobile devono stare come il raggio della car¬
rucola alla sottesa dell' arco abbracciato dalla fune.
4.° Nell' asse nella ruota come il raggio del cilindro a
quello della ruota o della manivella.
5.° Nel piano inclinato come l' altezza alla base del
medesimo.
6.° Nella vite come il passo della vite alla circonferen¬
za che la potenza tende a far descrivere al suo punto di
applicazione.
7.° Nel cuneo sta la potenza applicata normalmente sul¬
la sua testa, alla pressione ch' essa esercita perpendicolar-
mente a ciascun lato del cuneo, come l'ampiezza della testa
alla lunghezza del lato.
Dalla combinazione di queste macchine risulta tutta
quella prodigiosa quantità di macchine composte, di cui par¬
ticolarmente in questi ultimi anni vanno rieche le arti e i
mestieri.
DINAMICA.
IV. La Dinamica, con poca proprietà di espressione, è
quella parte della meccanica che tratta del moto dei corpi.
L' elemento fondamentale del moto è lo spazio. Il tem¬
po, o, in altri termini, l' intervallo fra due istanti successi¬
vi, non si ha che mediante alcuni spazj percorsi (1). Lo spa¬
zio ed il tempo, questi due infiniti, dice Bailly, che racchiu¬
dono tutti gli esseri creati, misurano il moto, la velocità e
la forza. L'ordine e la disposizione di questi esseri, quan¬
do si considera il loro insieme, costituiscono lo spazio o l'e¬
stensione. Il moto trasporta il corpo da un punto all' altro
dello spazio. Il tempo non è che la successione degli esseri,
o meglio, il rapporto fra i moti di diversi corpi. La velocità
si misura dallo spazio precorso in una unità di tempo; ov¬
vero essa è il rapporto fra l' elemento dello spazio e quello
del tempo. Un corpo dicesi più veloce di un altro, quando
() Ved. Giunta III, Lib. IX.