Full text: Lib. X (10)

LIBRO X. 
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ro volendo nella dimane accostarsi, le navi s'ar¬ 
restarono sopra l'.arginamento (1) ch' era sott a¬ 
cqua, senza potere nè appressarsi al muro, ne tor¬ 
nare indietro ; sicchè ivi traforate dalle saette 2 
furono dalle fiamme bruciate. 
50. Cosi pure, mentre si assediava Apollonia, 
e gl' inimici scavando sotterranei speravano di pe¬ 
netrare senza sospetto dentro le mura, essendo 
ciò stato riferito agli Apolloniesi dagli esplorato¬ 
ri (3) ; perturbati dal timore di questo annunzio, 
privi di consigli, perdettero il coraggio, perchè 
non poteano sapere nè il tempo, nè il luogo cer¬ 
to, dove potessero gl' inimici far la sortita. Allora 
Trifone Alessandrino, che ivi era architetto, de¬ 
signò parécchi sotterranei dentro del muro, e sca¬ 
vando la terra progrediva al di fuori del muro 
solamente per un tirar di saetta ; ed in tutti vi 
sospese de vasi di rame. In una di queste fosse, 
che era di fronte ai sotterranei degl' inimici, i va¬ 
si sospesi cominciarono ad echeggiare ai colpi der 
ferramenti ; onde da ciò intese da qual punto gli 
(1) Lat. aggerationem. 
(2) Il testo malleolis; e Nonio Marcello dice che questi 
erano certi manipoli fatti di erba, detta dai Latim spartum, 
ed impeciati, i quali accesi si scagliavano contro le mura, o 
contro le testuggini. Vegezio invece li chiama saette, le qua¬ 
Il dove si attaccavano, per essere ardenti, tutto abbrucia¬ 
vano. 
(3) Lat. speculatoribus. Il senso proprio è speculdtori; 
ma ora si usa soltanto in senso traslato di acuti osservatori 
delle utilità commerciali : se tanta è l' avversione generale 
per la voce in metalora, che sarebbe se questa durasse nel 
suo vero senso?
	        
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