GIUNTA 11.
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riore della Lira, nella cintura di Andromeda, presso gli an¬
goli inferiori del quadrilatero dell' Orsa maggiore, fra Anti¬
noo ed Ofioco, nella costellazione del Sagittario ecc. non
son esse che riunioni di stelle impercettibili, poichè se ne
marcarono fino a trentasei nella nebulosa del Cancro.
Che corpi sono adunque le stelle, ed a che servon es¬
se? L' uomo orgoglioso per la potenza della sua mente vor¬
rebbe che tutto fosse creato per lui. Ma a qual pro gli tor¬
na l' esistenza di ciò ch' egli non può discernere? La ragio¬
ne però, la sana filosofia, e le molte osservazioni indussero
a ritenere le stelle quai corpi luminosi per luce propria,
non altramente che il Sole; e fu forza conchiudere che sie¬
no come quest' astro sorgenti inesauste di luce e di calore.
Ed ecco per questa semplice idea moltiplicarsi i mondi a
dismisura, e con essi la potenza e la grandezza di chi li
produsse. Tutto adunque concorre a mostrarci le stelle sic¬
come tanti soli, ciascuno dei quali illumina, riscalda, anima
e dirige un determinato numero di pianeti, che si aggirano,
forse con molti satelliti, d' intorno ad esso. Ampliata la sfe¬
ra del nostro modo di concepire cotesto universo, facil cosa
è l' applicare a tutto una legge universale. Un pianeta diri¬
ge il moto de' suoi satelliti; il Sole quello di tutti i pianeti;
una forza ignota, ma che deve avere il suo centro nel So¬
le, e ch' è ripartita proporzionalmente su tutti i corpi che
lo circondano, agisce reciprocamente su tutte quelle masse.
E perchè il nostro sistema intero non può avere il suo cen¬
tro di moto in qualche altro punto dello spazio, e tutti
gl' infiniti sistemi che hanno il loro centro in ciascuna stel¬
la attrarsi reciprocamente tendendo a quel centro comune,
nel quale deve resiedere quella causa primaria di tutto, che
ogni nazione denominò Dio, e che appunto con la sua po¬
tenza si trova presente sin nella più piccola molecola della
sua materia? Qual vasta pittura del creato! Eppure un esse-
re impercettibile sa concepirla; l' ammirazione n' è la con¬
seguenza (1).
(1) Questa maniera di concepire l' universo non è solo parto del¬
l'immaginazione degli astronomi, ma fu risvegliata da molti fenomeni
ehe si osservaroné e da forti argomenti che si dedussero. Il moto proprio