GIUNTA 1.
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zazione, o da grandi sconvolgimenti posteriori alla formazio¬
ne delle roccie, come sembra più ragionevole, a noi basta
di sapere che vi esistono, e che sono numerose. La stessa
causa avrà certamente prodotte quelle caverne che si trova¬
no nell' interno del globo, e che talvolta sono di una stra¬
ordinaria grandezza. Si conchiuda adunque che la scienza
geognostica, e le osservazioni continue provano esistervi sem¬
pre fra le varie masse di terreno alcune aperture più o me¬
no ampie, più o meno profonde, più o meno estese, le qua¬
li possono essere riempite di sostanze eterogenee, come sono
i filoni, che si credono generalmente spaccature riempiute di
sostanze minerali di una formazione posteriore a quella del¬
le roccie che le racchiudono. Ma il minerale più proprio
per sua natura a riempire questi vuoti è certamente l'a¬
cqua; la quale attraversando, come dicemmo, tutte le più
piccole fessure e sfogliature dei terreni mette nelle spacca¬
ture di maggiore ampiezza, e va a raccogliersi in quelle va¬
ste caverne ed in quelle ampie strade coperte, se può cosi
dirsi, presentando quei depositi e quelle correnti che si de¬
nominano comunemente laghi e fiumi sotterranei; e colà si
raccolgono forse quelle acque, delle quali non si può deter¬
minare l'imboccatura, com' è il profondo abisso, in cui si
perde il Ceder-creek nella Virginia, coperto dalla sorpren¬
dente volta naturale chiamata Roch-bridge, e di là escono
quei fiumi maestosi fino dalla loro sorgente, siccome è il
Timavo; e per là trascorrono quelli che scompajono all'im¬
provviso per ricomparire dopo un corso sconosciuto, qual è
l' Aros nei Pirenei, che passa al di sotto di una montagna.
Persuasi pertanto che l' interno del nostro globo sia
disseminato di fenditure e di ampie cavità, e persuasi che
una gran quantità d' acqua deve nelle medesime internarsi
e raccogliersi, resta a vedere quali sieno i terreni più adatti
a contenerle. Si sa che la geognosia ha divisi i terreni, con¬
siderati sotto l'aspetto della loro formazione, in sei gran
classi; era dunque necessario di raccogliere tutte le osserva¬
zioni che si poterono fare in ciascuna delle medesime, tanto
riguardo ai vuoti che presentano nel loro interno, quanto
riguardo alle acque che vi si trovano. E sui primi si potè
conchiudere che le spaccature sono bensi proprie di ogni
ViTRUVIo, Lib. VIII.