Full text: Lib. VIII (8)

GIUNTA 1. 
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zazione, o da grandi sconvolgimenti posteriori alla formazio¬ 
ne delle roccie, come sembra più ragionevole, a noi basta 
di sapere che vi esistono, e che sono numerose. La stessa 
causa avrà certamente prodotte quelle caverne che si trova¬ 
no nell' interno del globo, e che talvolta sono di una stra¬ 
ordinaria grandezza. Si conchiuda adunque che la scienza 
geognostica, e le osservazioni continue provano esistervi sem¬ 
pre fra le varie masse di terreno alcune aperture più o me¬ 
no ampie, più o meno profonde, più o meno estese, le qua¬ 
li possono essere riempite di sostanze eterogenee, come sono 
i filoni, che si credono generalmente spaccature riempiute di 
sostanze minerali di una formazione posteriore a quella del¬ 
le roccie che le racchiudono. Ma il minerale più proprio 
per sua natura a riempire questi vuoti è certamente l'a¬ 
cqua; la quale attraversando, come dicemmo, tutte le più 
piccole fessure e sfogliature dei terreni mette nelle spacca¬ 
ture di maggiore ampiezza, e va a raccogliersi in quelle va¬ 
ste caverne ed in quelle ampie strade coperte, se può cosi 
dirsi, presentando quei depositi e quelle correnti che si de¬ 
nominano comunemente laghi e fiumi sotterranei; e colà si 
raccolgono forse quelle acque, delle quali non si può deter¬ 
minare l'imboccatura, com' è il profondo abisso, in cui si 
perde il Ceder-creek nella Virginia, coperto dalla sorpren¬ 
dente volta naturale chiamata Roch-bridge, e di là escono 
quei fiumi maestosi fino dalla loro sorgente, siccome è il 
Timavo; e per là trascorrono quelli che scompajono all'im¬ 
provviso per ricomparire dopo un corso sconosciuto, qual è 
l' Aros nei Pirenei, che passa al di sotto di una montagna. 
Persuasi pertanto che l' interno del nostro globo sia 
disseminato di fenditure e di ampie cavità, e persuasi che 
una gran quantità d' acqua deve nelle medesime internarsi 
e raccogliersi, resta a vedere quali sieno i terreni più adatti 
a contenerle. Si sa che la geognosia ha divisi i terreni, con¬ 
siderati sotto l'aspetto della loro formazione, in sei gran 
classi; era dunque necessario di raccogliere tutte le osserva¬ 
zioni che si poterono fare in ciascuna delle medesime, tanto 
riguardo ai vuoti che presentano nel loro interno, quanto 
riguardo alle acque che vi si trovano. E sui primi si potè 
conchiudere che le spaccature sono bensi proprie di ogni 
ViTRUVIo, Lib. VIII.
	        
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