Full text: Lib. VII (7)

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LIBRO VII. 
che (1) schiacciate (2) con vinchi di ginestra di 
Spagna (3) : poscia si distenda sopra la volta un 
composto d' arena e di calce, affinchè, se cadesse 
qualche gocciola dalla travatura o dal tetto, passi. 
Che se vi sia scarsezza di canne greche, si rac¬ 
colgano le cannelle di palude (4), e con lega¬ 
(1) Queste canne, che dai nostri villici si pongono nei li¬ 
miti degli orti, e qua e là pei campi, e delle quali anco se 
ne fanno boschetti, si chiamano volgarmente canne gregane, 
cioè grecane, greche 
(2) Il Galiani spaccate. Non ci sembra che ciò significhi 
il latino tusae. 
(3) Per ben intendere, dice lo Stratico, questo precetto 
vitruviano bisogna ritenere, che le canne greche si dovesse¬ 
ro infrangere, indi raccorle in fasci, e ripiegate legarle in¬ 
torno ai travicelli disposti longitudinalmente, ciò volendo in¬ 
dicare con quelle parole a seconda della forma. Si devono 
infrangere quelle canne, perchè possano più facilmente assu¬ 
mere la figura curva, e riempire gl' intervalli che vi fossero 
fra le medesime. Servono poi molto bene le canne greche, 
perché essendo più grosse e più solide, infrante che sieno¬ 
formano quasi un corpo continuato. — Il Galiani traduce que¬ 
sto passo cosi: „Situati i travicelli, vi si attaccheranno in 
„faccia canne greche spaccate, legate con corde di giunchi 
„di Spagna a quella figura che necessita". Ed il Barbaro: 
„ Disposti che saranno ordinatamente quei travicelli, a quel¬ 
„li si deve legare le canne greche peste, come richiede la 
„forma del volto, con alcune reste fatte di Sparto Hispa¬ 
„nico” 
(4) La canna palustre, detta anche di valle, che serve a 
coprir, le capanne ed a formare le volte, viene lodata anche 
da Palladio, Quella perô che da Vitruvio chiamasi canna 
greca, da Palladio dicesi comune. Vorrà perciò taluno, dice 
il Pontedera, che la canna greça e la comune (corrisponden¬ 
te, per quanto si crede, a quella che Dioscoride e Teofrasto 
chiamano dorax ) siano una medesima cosa; ma Vitruvio 
non può aver dato il nome di greca alla comune, la quale 
si coltiva in ogni luogo, e di cui non può esserne deficien¬ 
za. Laonde si deve credere che la greca corrisponda a quel¬ 
la che Teofrasto dice zeugite, la quale è pure un genere di 
çanna palustre, ma più piena, più carnosa e più grande, per 
çui si adopera infranta. L'autoré del Compendio di Archi¬
	        
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