PREFAZIONE
Talete, Democrito, Anassagora, Senofane ed altri
fisici intorno alla natura delle cose hanno pensa¬
to, né con quali prescrizioni Socrate, Platone,
Aristotele, Zenone, Epicuro ed altri filosofi aves
sero regolato la umana vita; nè di Creso, di Ales¬
sandro, di Dario e di altri re ci sarebbero note
le gesta, e le cagioni che le fecero nascere, se i
nostri maggiori non avessero raccolto i precetti e
trasmessi per mezzo di commentarj alla memoria
universale della posterità.
2. Perciò, siccome questi debbono essere rin¬
graziati, cosi sono da vituperarsi coloro, che fu¬
rando gli scritti altrui gli vanno proclamando per
suoi: e quelli, che invece di valersi dei pensieri
proprj degli scrittori per invidioso carattere si van¬
tano di violarli, non solamente debbono essere ri¬
provati, ma, pel loro emplo costume di vita, pu¬
niti. Le quali cose è noto essere state dagli anti¬
chi castigate severamente : onde io non reputo
fuor d'argomento il qui riferire l'esito di alcuno
dei loro giudizj nel modo che a me è stato nar¬
rato.
3. Mentre i re Attalici (1), indotti dalle de¬
perchè ed il come erano state condotte a termine dai mede¬
simi, nella qual cosa appunto consiste la ragion di stato o
la politica.
(1) Galeno nel suo primo commentario al libro d'Ippo¬
crate sulla natura umana scrive, che fra i re d'Alessandria
e quelli di Pergamo vi regnava una forte gara sull' acquisto
di libri antichi. Fin a quel tempo non si aveva veduto al¬
cun libro apocriso; ma gli uommi avidi di danaro, incitati
dai premj che si proponevano a quelli che avessero offerto