GIUNTA II.
106
porzionatamente all' uffizio, cui deve servire l' opera che si
costruisce. Non è però a credere che questa osservazione
possa infievolire la necessità delle regole; anzi è chiaro che
quando si conosce il minimo di un rapporto, si potrà facil¬
mente proporzionarlo alla circostanza, e trarne la certezza
del proprio operato. Inoltre le leggi stabilite dalla scienza
possono in certi casi ritenersi per valide anche nella pratica,
perchè aggiungendosi in questa ostacoli non contemplati,
siccome sono l' attrito e la tenacità, ne segue che la resisten¬
za calcolata viene ad essere molto minore della reale, e per¬
ciò la si può ritenere talvolta come sufficiente anche nel ca¬
so pratico. Nulladimeno è ottimo consiglio il far si che la
resistenza superi di molto la spinta, affine di avere la piena
certezza sulla stabilitä dell' edifizio.