Full text: Lib. VI (6)

LIBRO VI. 
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suol essere nell' estate ; ma nella stagione inver¬ 
nale ricevendo dalle pioggie gran copia d' acqua, 
crescendo di peso e di volume (1) disrompe (2) 
e scompone le connessioni (3) del fabbricato. On¬ 
de per rimediare a questo difetto si dovrà prima 
fare in guisa, che giusta il volume della conge¬ 
stione sia determinata la grossezza della struttura: 
secondariamente insieme con le fronti si costrui¬ 
scano le anteridi ossia le erisme (4), e queste 
(1) Gl' interpreti si accordano nel ritenere che l' acqua 
faccia aumentare tanto il peso, quanto il volume della terra; 
nulladimeno ciò ha bisogno di qualche illustrazione. E cer¬ 
to che per causa dell' acqua non tanto si aumenta il volume, 
quanto la massa premente della terra. Bisogna però badare 
alla qualità della massa; la quale se è arenosa viene ad ave¬ 
re una massa quasi semisluida, le superficie laterali della qua¬ 
le, quando sia libera, si dispongono obbliquamente all’oriz¬ 
zonte. Da questa inclinazione che prende naturalmente, od 
alla quale tende di continuo, dipende la pressione ch’eser¬ 
cita sopra gli ostacoli che vi si oppongono. Perlochè essen¬ 
do resa più sciolta e meno coerente dalla quantità dell' a¬ 
cqua viene ad esercitare una maggiore pressione. Però que¬ 
sta specie di terre può ricevere una determinata quantità 
d'acqua senza aumentare menomamente il suo volume. Cosi 
lo Stratico. 
(2) Dal latino disrumpit. 
(3) Pare che il latino septiones qui significhi non il re¬ 
cinto (ch' è tutto intero il muro che chiude ), come altri ha 
tradotto, ma le connessioni che uniscono i muri circondanti. 
(4) Il testo anterides sive erismae. L'Orsini e il Galiani 
barbacani o speroni. Il Barbaro contrafforti o speroni. Il 
Filandro dice che corrispondono a ciò che noi chiamiamo con¬ 
trafforti od archi resistenti, detti anche speroni; ed il Sal¬ 
masio le definisce siccome colonne o pietre sporgenti che 
s'interpongono per sostenere la fabbrica. Disputano alcuni 
interpreti sulla distanza prescritta fra l'una e l' altra di que¬ 
ste anteridi. Il Newton però ritiene che la cosa sia chiara, 
poiché il testo vitruviano significa che le anteridi debbano 
sporgere alla sommità del muro di fondazione in modo che 
possano ricevere la larghezza dell'opera da sovrapporsi coi
	        
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