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CAPO I.
Delle diverse qualità di regioni, e de varj aspetti
del cielo, giusta i quali disporre si devono gli
edifizj.
8. Eli edifizj saranno bene disposti, se si os¬
serverà principalmente in quali regioni (1) e in
quali climi debbano costituirsi. Perchè altrimenti
in Egitto, altrimenti in Ispagna, non allo stesso
modo nel Ponto, diversamente in Roma, e cosi
secondo le altre proprietà delle terre e delle re¬
gioni sembrano doversi stabilire i generi degli e¬
difizj : stantechè una parte della terra è ristretta
sotto il corso del sole (2), un' altra è distante da
esso, ed un altra è temperata nel mezzo. Adun¬
que, siccome la costituzione del mondo verso la
superficie della terra, per l' inclinazione (3) del
(1) Questo precetto, dice lo Stratico, benchè sia tanto ov¬
vio, non sarà mai abbastanza inculcato. Gli architetti non
pessono sempre imitare il bello. I magnifici edifizj dell'Ita¬
lia non si potranno mai innalzare nei paesi settentrionali sen¬
za commettere un grave errore. Prima d'ogni altra cosa si
deve esaminare la natura dei paesi, i costumi, le consuetu¬
dini, e dietro queste nozioni conformare gli edifizj. Anzi,
prescindendo dalle forme necessarie alla comodità, la stessa
bellezza vi perde moltissimo. Per gustare la bellezza natu¬
rale ci vuole un forte sentire, e per gustare l' artificiale bi¬
sogna aggiungervi un occhio molto esercitato.
(2) Vuole qui il nostro autore indicare le zonc torrida,
temperate, e glaciali, in cui la terra viene divisa dai geograsi,
e alle quali deve il saggio architetto conformare i suoi edifizj.
(5) Questa espressione corrisponde all altra obbliquità
della sfera, ed anche elevatezza di polo, la quale varia,