GIUNTA 11.
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si ascendeva ai talami particolari d' Ulisse, ed alla stanza
delle armi; nel mezzo della sala doveva esservi una colonna
o pilastro, detto kiona, e diverso da stilos, perchè era co¬
munemente di legno, e serviva solo a sostenere la travatura
del tetto (1). A questi pilastri o colonne si appendevano ge¬
neralmente le armi e diversi arnesi. L’abitazione di Penelo¬
pe era poi evidentemente situata nella parte superiore. Vi
doveva in questa casa essere anche un bagno, spesso nomi¬
nato da Omero (2). Il cav. Gell, nella sua Geografia ed An¬
tichità d'Itaça, ha creduto di scoprire la forma di questa ca¬
sa da alcune reliquie trovate nel sito dell’Acropoli dell' an¬
tica città di quell' isola, ed è quella che si vede nella fig. 5.
Tay. VI., riportata dal Canina alla pag. 140, in cui 1. rap¬
presenta il terrazzo, 2. la porta principale, 3. il cortile, 4. il
portico, 5. la sala dei conviti, 6. la piccola porta che mette¬
va sulla strada, 7. i talami, ed 8. una sala rotonda, non si
sa per qual uso, giacchè Omero non ne fece menzione.
Ma dei primi tempi della Grecia non si hanno esatte de¬
scrizioni riguardanti le case, tranne quelle poetiche di Ome¬
ro, le quali non sono certamente bastanti per dare un' idea
generale sulla loro distribuzione. Tutto quello che si può
stabilire con sicurezza, come osserva il Canina, è la separa¬
zione che soleva farsi comunemente delle stanze abitate da¬
gli uomini da quelle delle donne. In seguito le abitazioni pri¬
vate anzichè acquistare maggiore sontuosità, si costruivano
anzi più semplicemente, poichè non si distingueva la casa di
Temistocle o di Milziade, o di altro principale cittadino da
quella di qualunque privato, benchè le ricchezze della na¬
zione avessero aumentato, e le arti si accostassero all' apice
della perfezione, come lo mostrano le opere pubbliche.
Riguardo alla distribuzione di una casa abbiamo da Se¬
(1) Nel dialetto friulano chiamasi ione quella grossa trave ehe nei se¬
coli decorsi, contro ogni buona regola, si soleva porre a traverso dell' im¬
palcatura delle stanze, a motivo appunto di sostenere le travi minori. Sic¬
come in questo dialetto si trova qualche voce greca, o derivata diretta¬
mente dal greco, non sarebbe improbabile che anche questa provenisse dal
greco kiona, indicando la medesima cosa, posta soltanto orizzontalmente
anzichè verticale.
(2) Si veggano i canti 17. 20. 21. 22. e 23. dell' Odissea.