Full text: Lib. VI (6)

GIUNTA 11. 
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si ascendeva ai talami particolari d' Ulisse, ed alla stanza 
delle armi; nel mezzo della sala doveva esservi una colonna 
o pilastro, detto kiona, e diverso da stilos, perchè era co¬ 
munemente di legno, e serviva solo a sostenere la travatura 
del tetto (1). A questi pilastri o colonne si appendevano ge¬ 
neralmente le armi e diversi arnesi. L’abitazione di Penelo¬ 
pe era poi evidentemente situata nella parte superiore. Vi 
doveva in questa casa essere anche un bagno, spesso nomi¬ 
nato da Omero (2). Il cav. Gell, nella sua Geografia ed An¬ 
tichità d'Itaça, ha creduto di scoprire la forma di questa ca¬ 
sa da alcune reliquie trovate nel sito dell’Acropoli dell' an¬ 
tica città di quell' isola, ed è quella che si vede nella fig. 5. 
Tay. VI., riportata dal Canina alla pag. 140, in cui 1. rap¬ 
presenta il terrazzo, 2. la porta principale, 3. il cortile, 4. il 
portico, 5. la sala dei conviti, 6. la piccola porta che mette¬ 
va sulla strada, 7. i talami, ed 8. una sala rotonda, non si 
sa per qual uso, giacchè Omero non ne fece menzione. 
Ma dei primi tempi della Grecia non si hanno esatte de¬ 
scrizioni riguardanti le case, tranne quelle poetiche di Ome¬ 
ro, le quali non sono certamente bastanti per dare un' idea 
generale sulla loro distribuzione. Tutto quello che si può 
stabilire con sicurezza, come osserva il Canina, è la separa¬ 
zione che soleva farsi comunemente delle stanze abitate da¬ 
gli uomini da quelle delle donne. In seguito le abitazioni pri¬ 
vate anzichè acquistare maggiore sontuosità, si costruivano 
anzi più semplicemente, poichè non si distingueva la casa di 
Temistocle o di Milziade, o di altro principale cittadino da 
quella di qualunque privato, benchè le ricchezze della na¬ 
zione avessero aumentato, e le arti si accostassero all' apice 
della perfezione, come lo mostrano le opere pubbliche. 
Riguardo alla distribuzione di una casa abbiamo da Se¬ 
(1) Nel dialetto friulano chiamasi ione quella grossa trave ehe nei se¬ 
coli decorsi, contro ogni buona regola, si soleva porre a traverso dell' im¬ 
palcatura delle stanze, a motivo appunto di sostenere le travi minori. Sic¬ 
come in questo dialetto si trova qualche voce greca, o derivata diretta¬ 
mente dal greco, non sarebbe improbabile che anche questa provenisse dal 
greco kiona, indicando la medesima cosa, posta soltanto orizzontalmente 
anzichè verticale. 
(2) Si veggano i canti 17. 20. 21. 22. e 23. dell' Odissea.
	        
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