Full text: Lib. V (5)

LIBRO V. 
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modulare, e che in greco chiamansi sinfonie, so¬ 
no sei, diatessaron, diapente, diapason, diapa¬ 
son çon diatessaron, diapason con diapente, dis¬ 
diapason. Ond' essi dal numero hanno avuta la 
denominazione; perchè quando la voce si posa in 
una terminazione dei suoni, e poscia inflettendo¬ 
si cangia e giunge alla quarta terminazione, si 
chiama diatessaron, alla quinta diapente, all ot¬ 
tava diapason, all' ottava e mezzo diapason e 
diatessaron, alla nona e mezzo diapason e dia¬ 
pente, alla quinta decima disdiapason. Perché 
quando fra due intervalli è nato un suono di 
corde o di voce, non possono farsi consonanze 
nella terza, o nella sesta, o nella settima; ma 
(come fu scritto di sopra) il diatessaron, e il 
diapente, per ordine fino al disdiapason, hanno 
le convenienti terminazioni della voce concorren¬ 
te, e dalla congiunzione de suoni si generano 
quei concenti, che in greco diconsi ftongi. 
da cui proviene la terza mancante ; imperciocché per ave¬ 
re la terza perfetta naturale è necessario un tuono maggio¬ 
re ed un semituono maggiore, d'onde si ha il rapporto da 
5 : 6 che costituisce la consonanza armonica. Perciò mancan¬ 
do di questo rapporto la terza degli antichi non poteva es¬ 
sere compresa nel numero delle consonanze.
	        
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