Full text: Lib. IV (4)

61 
CAPO VI. 
galo, e sopra la cimasa, che sarà nell' architrave, 
si collochi il sopraffronte della stessa grossezza 
„ sesta parte dello stipite con uno sporto eguale alla sua 
„ grossezza; dovrà però scolpirsi alla maniera lesbia egual¬ 
mente che il suo astragalo: sopra la cimasa dell'architrave 
„ si porrà il sopraffronte grosso quanto l'architrave, in cui la 
» cimasa sarà di maniera dorica, e l'astragalo di maniera 
„ lesbia, ma a basso rilievo. La corona poi con la sua cima¬ 
» sa sarà piana, ed ayrà uno sporto eguale all'altezza del¬ 
l'architrave situato sopra gli stipiti . In questo modo 
d'intendere Vitruvio, si vede in primo luogo che noi préfe¬ 
riamo la lezione sima scalptura, cioè a basso rilievo, all'altra 
summa scalptura, cioè l'ultima scultura, siccome più ragio¬ 
nevole. Ritenendo poi che le voci latine non possano avere 
altro suono di quello da noi qui reso, si conosce che le de¬ 
nominazioni di dorica e di lesbia date alle cimase ed agli 
astragali debbono provenire indubitatamente dalla forma che 
si dava a quei membri, o da quella delle sculture che sovra 
dei medesimi si eseguivano; tanto è vero che la cimasa e 
l'astragalo dell' architrave dovevano essère ammendue di ma¬ 
niera lesbia, ed invece nel sopraffronte la cimasa doveva farsi 
dorica e l'astragalo lesbio. Ma gl'interpreti si caccordano, e 
ne hanno in prova i monumenti, che gli astragali erano tut¬ 
ti di forma circolare; dunque la varietà del loro nome non 
poteva provenire dalla varietà della forma; dunque doveva 
provenire dalla diversità delle sculture, e questa potrebbe 
consistere nel maggiore o minore rilievo. Ma si osservi che 
la cimasa dell' architrave viene prescritta semplicemente di 
maniera lesbia in un col suo astragalo, e nel sopraffronte 
questo astragalo doveva essere di maniera lesbia, ma a bas¬ 
so rilievo: questa particolarità fa quindi conoscere che la de¬ 
nominazione dorica o lesbia non bastava a far sapère che 
il rilievo doveva essere maggiore o minore. Da tutto cio noi 
siamo indotti a credere che questi due nomi si riserissero al¬ 
la diversità degli ornati che venivano scolpiti in quei mem¬ 
bri, con che noi verremmo ad approvare l'opinione del Ce¬ 
sariano, potendosi credere benissime che i Dori vi scolpisse¬ 
ro foglie, ed i Lesbii piccoli globetti. La nostra interpréta¬ 
zione viene poi confermata dalla distinzione che fa lo stesse 
Vitruvio dei membri ornati a quelli che dovevano rimanère 
lisci, siccom' era la corona colla sua cimasa. La cimasa le¬ 
sbia col suo astragalo è rappresentata da rr (fig. 1. Tav. V. 
il sopraffronte da rr'r'r la cimasa dorica da EE, l'astragalo le¬ 
sbio da vo, l' altezza della corona da DD', la sua cimasa da 
D'D", la quale è quella del Poleni, cioè tale che corri¬
	        
Waiting...

Note to user

Dear user,

In response to current developments in the web technology used by the Goobi viewer, the software no longer supports your browser.

Please use one of the following browsers to display this page correctly.

Thank you.

powered by Goobi viewer