CAPO VII.
sione, ma solo quando occorrerà pei sagrifizj (); conciossiaché codesto
luogo debbe essere custodito con iscrupolosa castità e purità di costumi¬
Agli altri Iddii debbonsi distribuire le aree adatte ai templi pel comodo
dei sagrifizj (2).
Della maniera poi di edificare i sacri Templi, e della loro simmetria,
ne darò le regole nel terzo e quarto Libro, perchè nel secondo m’è
sembrato di dover prima trattare della copia dei materiali che debbonsi
preparare per gli edifizj, esponendo quali siano le proprietà, e quale il loro
uso, e quinci partitamente in ciascun Libro passerò a dimostrare della
misura degli edifizj, degli ordini, e di ciascuna specie di proporzione.
ovane (1
empio di Mar
39.) fec
Augusto; e quello
enère nel Fo.
ipio di Ce
o Archit
egli aveva nei suoi poderi
Tiferno.
si osservar
Dei malefici
li Vulcano, dell.
come quello d
ogio, breve ma grande, ch’ei fa di codesto
li in ver
o, è: qui soles locorum difficultates ar
zia, ec.; alcuni de
pre, della Pig
zati fuori delle mur.
2) Codeste usanze non furono sempre a rigore
ma in séguito, esen
e ampliate, vennero
osservate dagli Antichi, perchè si vide in Roma il ad essere compresi nella Città.
FINE DEL LIBRO PRIMO.