LIBRO IX.
ranno distribuiti fra gli spazj de' già detti, e come si veggono in Cielo.
Quando adunque il Sole si trovi nel cerchio del Capricorno, la linguetta
dee stare anch' essa nella parte della rotella corrispondente al Capricorno,
toccando ad ogni giorno un punto; e perchè ha sopra a perpendicolo il
grave peso dell' acqua che scorre, essa con velocità pel foro della rotel¬
lina scaricasi nel vaso, il quale ricevendola, perchè in breve si riemple,
scema ed accorcia gli spazi minori de’ giorni e delle ore. Qualora poi,
pel giro che fa la rotellina () in ogni giorno, entri la linguetta in Aqua¬
rio, in ogni di il foro si allontana vieppiù dal perpendicolo, e pel peso
dell' acqua non potendo scorrere con veemenza, renderà cosi il zampillo
più lento: imperocchè quanto meno celere si scarica l’acqua nel vaso, tanto
più si allunga il tempo alle ore (2). Salendo poscia di grado in grado pei
punti dell' Aquario e de' Pesci, subito che il buco della rotellina tocchi
l'ottava parte dell' Ariete, scorrendo il zampillo dell'acqua con moderata
velocità, allora formansi le ore dell' Equinozio.
Dall' Ariete, per gli spazj del Toro e de' Gemelli, avanzandosi il foro
della rotellina co' giri a’ punti superiori all' ottava parte del Cancro, e
ritornando al più alto de’ punti, s’ infievolisce di forze, ed in tal guisa
scorrendo più lentamente, allunga ancor più la durata alle ore, e forma
appunto quelle del Solstizio nel segno del Cancro. Qualora dal Cancro
inclina al Leone ed alla Vergine, giugnendo alla parte ottava del segno
di Libra, a grado a grado accorciandosi gli spazj, si abbreviano anco le
ore, fintantochè, pervenendo al giusto punto della Libra, forma di nuovo
le ore Equinoziali: abbassandosi poi vieppiù il buco verso gli spazj dello
Scorpione e del Sagittario, resta più proclive; finchè girandosi ritorna alla
parte ottava del Capricorno, e, per la velocità del suo zampillo, riduce
le ore alla brevità delle giornate Brumali.
Per quanto mi fu possibile ho descritto le regole degli Orologi, e le
loro composizioni, perchè essi riescano il più possibile comodi. Rimane
ora a discorrere delle Macchine, e de' loro elementi. Di queste adunque
comincerò a scrivere nel Libro seguente, acciocchè abbiasi cosi perfetto il
Trattato dell' Architettura.
12, come avverti 1 pa
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le cui legi non concede
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FINE DEL LIBRO NONO.