Full text: Vitruvius: Dell' architettura di Marco Vitruvio Pollione libri dieci

CAPO III. 
Vi ha non meno fonti freddi di odore e sapor cattivo, i quali, provenendo 
da luoghi molto sotterranei, passano dappoi per luoghi ardenti, e quindi 
scorrendo da codesti per lungo tratto di terreno, giungono fuor di terra 
già freddi, e di sapore, odore e color guasto. Tal è il fiume Albula ( 
nella via Tiburtina, ed i fonti freddi nella campagna Ardeatina (2), en¬ 
trambi col medesimo odore, che dicesi di solforato ; e cosi in altri luoghi 
ancora. Ma benchè siano freddi codesti fonti, pure sembrano a prima 
giunta bollenti: perchè, incontrato sotterra un luogo igneo, ed assembran¬ 
dosi perciò acqua e fuoco insieme, fra di loro contrarj, con gagliardo 
strepito s' investono di forti soffj, e perciò, gonfiati dalla forza del vento 
racchiuso, sgorgano fuori con tal impeto, che sembrano bollenti. 
Altri fra questi fonti poi vi sono, i quali non essendo scoperti, ma 
bensi nascosti fra sassi , od altri intoppi , sono perciò, a causa delle 
anguste lor vene, spinti dalla forza del vento alla sommità de' mon¬ 
ticelli. Quindi coloro che credono che a tanta altezza, qual è quella di 
codesti monticelli, possano trovarsi vive sorgenti d' acque, rimangono in¬ 
gannati allorchè vi si mettono a cavare de' larghi pozzi. Imperocchè sic¬ 
come in un vaso di rame non affatto pieno d' acqua fino al labbro, ma 
in quantità corrispondente ai due terzi della sua capacità, quindi chiuso 
col suo coperchio, ed esposto a gagliardo fuoco, se cominci l'acqua con 
violenza a bollire, ella, investita ne suoi vôti dalle particelle ignee, per 
la naturale sua fluidezza gonfiandosi oltremodo, non solamente n' empie 
il vaso, ma a forza sollevando il coperchio, cresce e quindi trabocca; 
e se poi tolgasi il coperchio, ella, cessando dal gonfiarsi, torna nel suo 
primiero livello: allo stesso modo le sorgenti de'fonti, qualora siano coar¬ 
tate nello stretto, ascende attratto con violenza in alto il gorgoglio del¬ 
l'acque ; ma tosto che trovinsi in maggior largo, spossate rimanendo le 
parti fluide dell' acqua, si abbassano, e tornano nel naturale loro livello. 
Oltre di ciò ogni acqua calda è ancora medicinale, perchè ella, avendo 
bollito con tutte quelle cose per le quali era passata, comunemente acquista 
qualche virtù: poichè le acque sulfuree ristorano le malattie de' nervi, 
riscaldando col lor calore, ed estraendo da' corpi i cattivi umori. Le 
acque alluminose poi, se mai per la paralisia i corpi umani perduto aves¬ 
sero alcun loro membro, o che qualche violento malore gli abbia assa¬ 
liti, lo riscaldano, e intromettendo per gli aperti pori la forza opposta del 
calore, ristabiliscono dal male ; e per codesta operazione fatta modera- 
) Albula in o 
ntarono codesti b 
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me le sperimen 
ea de' Rutuli nell' agro Ro¬ 
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uella pietra 
e avvi un' acqua fredda sul¬ 
e natanti.( 
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una volta in uso pei hagni. 
Travertino. Augustoe
	        
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