CAPO III.
qualche pezzo non ben cotto nella fornace, colla lunga macerazione
abbia nell' acqua a spegnersi, come se fosse stato egualmente ben cotto,
Imperocché adoperandosi la calcina fresca, e non macerata, steso che sia
l'intonaco, getta fuori delle bollicole, appunto per ritenervi alcuni piccioli
pezzi non bene spenti; onde codesti sono quelli che, quando in opera
vanno a macerarsi, rompono e guastano affatto la pulitura dell'intonaco.
Quando dunque sarà seguita a dovere la macerazione, e colla maggior
diligenza sarà tutto ciò preparato, prendasi l'ascia (), ed áscisi la calcina
già macerata nella fossa (2) come appunto si ascia il legname: avvertendo
che se l’ ascia, o zappa, urti nelle pietruzze, la calcina non sarà spenta
a dovere; se poi il ferro si estragga netto ed asciutto, sarà indizio che
la calcina sia magra ed arsiccia; la quale sarà poi grassa, e ben macerata,
ove resti attaccata, come colla, al ferro, e dinoterà perciò d' essere stata
ottimamente predisposta. Allora si allesticano i ponti per fare l' amman¬
nimento nelle vôlte 6) delle camere, quando però queste non si vogliano
ornare con lacunari' in piano.
CAPO III.
Degl' Intonachi delle vôlte, e delle Pareti.
Ove adunque si dovranno usar vôlte, si faranno in questa maniera.
Si dispongano de’ travicelli fra loro paralelli 6) e non più distanti di due
piedi. I migliori sono quelli di cipresso, perchè quelli di abete presto
erudirsi di codesto strum
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Ascia. Ascia, o Zappa di ferro, colla quale
atori asciano la calcina già macerata nella foss