CAPO XII.
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anzi assai densamente ammassata, allora con trombe, ruote e timpani ().
si vuoti, e si dissecchi il luogo circoscritto dalle dette casse, ed ivi si
cavino le fondamenta. Se il fondo è terroso si cavino fino al sodo, e
siano piu larghe del muro che vi si dovrà costruir sopra, e si lascino
bene asciugare: indi si riempiano di fabbrica con piccole pietre, calcina
ed arena. Ma se il fondo sarà di terreno fangoso, allora vi si faccia la
palafitta con pali abbrustolati d’ alno, o d’olivo o di quercia, riempiendo
di carboni i vuoti che rimangono, siccome è stato insegnato per i fonda¬
menti ed i muri de’ Teatri. Dipoi s’innalzi il muro con pietre riquadrate,
e collegate quanto più al lungo si può, affinché specialmente le pietre
di mezzo con codeste connessioni restino ben salde. La parte interiore
di questo muro si potrà riempiere o di calcinaccio o di fabbrica; e cosi
à questo modo vi si potrà innalzar sopra anche una torre,
Compluto tutto questo, la regola per gli Arsenali sarà questa: cioé, si
dispongano soprattutto all’ aspetto di Settentrione, perché l’aspetto di Mez¬
zoglorno genera pel caldo putrefazione, tarli, vermi, ed altre specie d' ani-
maletti nocivi, che vi si nutriscono e mantengono. In queste fabbriche
non dee adoperarsi legname pel pericolo degl'incendj. Le loro grandezze
non si possono con precisione determinare, ma debbono farsi a misura
delle maggiori navi : per modo che se occorresse tirar queste a terra,
abbiavi luogo capace per contenerle.
In questo Libro ho trattato della maniera di situare, e rendere perfette
quelle cose che ho potuto sovvenirmi essere necessarie nelle città pel
vantaggio de’luoghi pubblici. Nel seguente ragionerò de’ comodi, e delle
simmetrie degli Edifizj Privati.
(1) Di codeste Macchine si parlerà nel Libro X. al cap. 9, 11 e 12.
FINE DEL LIBRO QUINTO.