LIBRO V.
CAPO VII.
Del Portico , e delle altre parti del Teatro.
Il tetto del Portico, il quale poggia al sommo termine della scalinata
lacciasi a livello dell'altezza della Scena; perciocché la voce, vieppid span¬
dendosi, giugnerà con egual forza sino ai più alti gradi, ed al tetto. Che
se l'edifizio non sarà egualmente alto, la voce rimarrà indebolita a quel¬
l'altezza cui giugnerà più presto.
Si prenda poscia la sesta parte del diametro () dell' orchestra, dagl'in¬
feriori gradi per diritto alla scena, e con questa misura si taglino a
plombo l’estremità della Scalinata, e d’ogni intorno ove vanno gl' in¬
gressi ; e dove cade il taglio ivi dovran collocarsi i sopralimitari de’ me¬
desimi ingressi, i quali avranno per tal guisa convenevole altezza (2).
La lunghezza della Scena dee farsi il doppio del diametro dell' orche¬
stra (9. L'’ alteza del piedestallo da sopra il livello del palço (0, insieme
colla sua cimasa e base, sia la duodecima parte del diametro dell' or¬
chestra 6. Sopra del piedestallo vanno poste le colonne, alte, con le
basi ed i capitelli, la quarta parte del medesimo diametro. L' inta¬
volato co' suoi adornamenti sarà il quinto dell’ altezza delle colonne. I
pluteo superiore, colla sua base e cimasa, sia la metà del piedestallo
inferiore. Le colonne sopra codesto pluteo siano un quarto meno alte 9
(1) Per diam.
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