sommo Architetto, nella qual facoltà è forza concedere che
il consentimento universale delle nazioni, dei dotti e degli
artisti, ha renduto ben degno omaggio alla sua dottrina,
avendolo costantemente riguardato come il fondatore della
scienza Architettonica ; se non altro in Italia , d' onde
poscia ebbe a diffondersi il buon gusto , pel fausto ri¬
sorgimento delle arti, in tutto l' Occidente.
Dopo di avere con molta erudizione indicate le mate¬
rie edificatorie e la loro natura, VirRUVio pel primo espose
le leggi intorno al modo di piantare le sostruzioni o fon¬
damenta delle mura delle Città, e delle Torri : trattò
della composizione e dei compartimenti dei Templi, e ne
additò le diverse, specie: trattò delle Colonne, del modo
di piantarle simmetricamente, dei loro ornati e degli Epi¬
stilj, e ne distinse con accuratezza gli ordini: parlò della
distribuzione delle Celle, dei Pronai e dei Peristilj, delle
Porte, degli Scapi cardinali e delle loro partite, e della di¬
sposizione degli Altari. Quindi passando ad altri oggetti
parlò, come già si disse, dell'ordinamento del Foro, dell
Erario, del Carcere, della Curia, e lungamente poi dei
Teatri, dei Vasi armonici, delle diverse specie di Scene,
dei Portici dietro le scene medesime e delle Ambulazioni;
della disposizione e delle parti dei Bagni, delle Palestre
e dei Sisti, e finalmente dei Porti e delle Fabbriche nelle
acque. Venendo poi alle case, additò le misure e le pro¬
porzioni dei privati edifizj: ragionò dei Cavedj delle case,
degli Atrj, delle Ale, de Tablini, de Peristilj, dei Tri¬
clinj, delle Stanze, delle Esedre, delle Biblioteche e delle
loro convenienti dimensioni e disposizioni ; delle Sale