CAPO V.
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ro, dai fianchi delle torri aperti a destra e a sini¬
stra sia dalle frecce ferito. Sopra tutto poi deesi
aver cura che non sia facile, l' adito ad oppugnar
la muraglia, perciò deve circondarsi di luoghi pre¬
cipitosi, e s' ha ben da pensare al modo di far si
che le vie delle porte non sieno diritte, ma tor¬
tuose. Perch essendo fatto in tal guisa, il destro
lato degli assalitori, che non è difeso dallo scudo,
sarà prossimo al muro. Le fortezze non deono far¬
si quadrate, nè con angoli sporgenti, ma curvili¬
nee, affinchè l'inimico possa esser veduto da mol¬
ti punti. Perchè dove gli angoli sono sporgenti è
difficile la difesa, giovando l'angolo più a salva¬
re il némico che il cittadino.
42. Ma la grossezza del muro deve, a mio
parere, esser tale che gli uomini armati incon¬
trandosi l' un con l' altro possano questi e quelli
passar senza urtare. Inoltre in tutta la grossezza
del muro s' incastrino travicelli d'ulivo brustolato
l'un con l'altro di seguito combaciandosi, di mo¬
do che entrambe le fronti del muro çon questi
travicelli (quasi con arpioni) concatenate, abbia¬
no perpetua durata. Perchè a tale materia nè l'in¬
temperie, nè il tarlo, nè l'antichità può nuocere;
ma tanto sepolta in terra che sott acqua dura eter¬
namente utile senza difetti. Onde non solamente
la maggior chiarezza possibile nella giunta II. quanto si ren¬
de necessario per costruire le fondamenta di un qualunque
edifizio, e nella giunta III. ciò che si può dire sulla manie¬
ra di fortificare degli antichi e dei moderni.